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Scudo di Whipple
scudo protettivo per veicoli e stazioni spaziali Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Lo scudo di Whipple (dall'inventore Fred Lawrence Whipple)[1] è uno scudo utilizzato per proteggere veicoli e stazioni spaziali dall'impatto di micrometeoriti e detriti spaziali, la cui velocità orbitale è solitamente compresa fra 3 e 18 chilometri al secondo. Lo scudo di Whipple è costituito da una serie di sottili pannelli posti a distanza dall'oggetto protetto. Lo scopo dello scudo è frammentare l'oggetto impattante così da disperderne l'energia fra lo scudo ed il bersaglio. Un esempio analogo è costituito dal giubbotto antiproiettile che segue il medesimo principio.
Esistono vari tipi di scudo di Whipple: scudo ad impatto multiplo[2][3] (usati ad esempio sulla sonda Stardust). Gli scudi di Whipple che contengono del materiale di riempimento fra i pannelli rigidi sono chiamati scudi di Whipple ripieni[4][5] Il materiale riempitivo è solitamente costituito da kevlar o ossido di alluminio.[6] Lo scudo è studiato per minimizzare il più possibile la massa pur mantenendo le sue capacità protettive. Sulla stazione spaziale internazionale sono presenti più di 100 tipi differenti di scudi.[7] Le aree più importanti sono dotate di scudi più sicuri.
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