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Silvia Zenari

botanica e geologa italiana (1895-1956) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Silvia Zenari
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Silvia Zenari (Udine, 31 marzo 1895Conegliano, 30 giugno 1956) è stata una botanica e geologa italiana.[1]

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Silvia Zenari
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nasce a Udine e si laurea nel 1918 all'Università di Padova. Inizia a lavorare all'Istituto di Geologia a Padova. Tra gli anni 1930 e 1950 studiò la flora alpina delle Alpi dolomitiche a Belluno e nel Cadore e Comelico sia da un punto di vista geologico sia botanico, completando per prima lo studio botanico ed ecologico delle Dolomiti alle alte quote. Successivamente studiò anche la flora del Monte Serva vicino a Belluno.

Pubblicò nel 1942 una monografia: Contributo alla Conoscenza della flora di Comelico (alto Cadore): nota di critica sistematica, in cui vengono descritti vari gruppi di organismi della regione di Comelico. Questo lavoro della Zenari sulla vegetazione delle Dolomiti è stata l'ultima più significativa di ricerca fito-sociologica completata sulle Dolomiti.

Successivamente la Zenari diventò professoressa di botanica sistematica presso l'Università di Padova.[2] Il 30 giugno 1956, a soli 61 anni, perde tragicamente la vita in un incidente automobilistico, mentre andava dai genitori a Pordenone, nei pressi di Conegliano.[3] Nella sua cattedra all'università di Padova fu sostituita da Sandro Pignatti.[4]

La sua sigla botanica standard per la citazione dei nomi botanici a lei attribuiti è ZENARI.[5]

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Opere

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Riconoscimenti

Dal 1966 esiste a Pordenone la Società Naturalisti Silvia Zenari a lei intitolata.[6] Sempre alla Zenari, dal 14 novembre 2007, è intitolato un Museo: il Museo civico di storia naturale a Pordenone fondato nel 1970 con sede nel cinquecentesco Palazzo Amalteo.[7]

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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