In semantica, la sinonimia (dal greco synōnymía, "comunanza di nome") indica la relazione che intercorre fra due lessemi, detti "sinonimi", che hanno lo stesso significato (ossia che sono scomponibili negli stessi semi).[1] È dunque la relazione opposta all'antonimia.

Disambiguazione – "Sinonimo" rimanda qui. Se stai cercando il termine usato in tassonomia per le forme di vita, vedi Sinonimo (tassonomia).
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Elementi dell'espressione (insieme X) ed elementi del contenuto (insieme Y): "1" e "2" sono sinonimi del contenuto "a"; "3" è ambiguo, perché rinvia non ad uno solo, ma a due elementi dell'insieme Y dei contenuti.
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Un diagramma di Venn con le relazioni di significato.
Tra le parole con identica pronuncia, alcune hanno identico significato e diversa grafia (be' e beh); altre identica grafia e diverso significato (riso come alimento o pianta e riso come facoltà di ridere); altre ancora diversa grafia e diverso significato (a preposizione e ha voce del verbo avere).
Tra le parole con identica grafia, alcune hanno diversa pronuncia e diverso significato (razza, /'rat.tsa/, come suddivisione di specie biologiche, e razza, /'rad.dza/, come pesce), altre hanno diversa pronuncia ma identico significato (la pronuncia di pioniere con iato, pioniere, o con dittongo, pioniere, non muta il significato).
Termini omonimi come riso ed eterografi come a/ha compongono l'insieme degli omofoni.
Termini omonimi come riso ed eteronimi come razza compongono l'insieme degli omografi.
La relazione di sinonimia indica che due o più termini con diversa grafia e diversa pronuncia hanno (approssimativamente) lo stesso significato.

Generalità

Il riconoscimento di sinonimi può essere guidato dal criterio della sostituibilità, ma la sostituibilità assoluta di due parole raramente è realizzabile. Da un punto di vista denotativo il referente può anche essere lo stesso, ma dal punto di vista connotativo c'è quasi sempre una variazione di significato, come nel caso dei termini italiani babbo, papà, padre, che appartengono a diversi registri e in certi contesti non sono intercambiabili (Santo Padre, a babbo morto).[1]

Alcuni sinonimi (come gli stessi babbo e papà, ma anche acquaio e lavandino) sono geosinonimi, cioè sinonimi riferibili a diverse varietà regionali di lingua.[1]

La sinonimia può dipendere dal cotesto (come nel caso dell'utilizzo delle preposizioni tra o fra per evitare sintagmi come tra tre ore o fra fratelli), ma più spesso dipende da cotesto e contesto insieme (come nel caso di la Vecchia Signora, che è sinonimo di Juventus solo in certi testi, particolarmente di giornalismo sportivo, per metonimia).[1]

Tanto in lessicografia quanto in genere nella didattica si fa uso di parafrasi sinonimiche.[1]

La sinonimia come figura retorica

Lo stesso argomento in dettaglio: Sinonimia (figura retorica).

La sinonimia è anche una figura retorica di ripetizione che consiste nell'esprimere una stessa idea con più parole di senso affine, che possono essere sinonimi veri e propri oppure tropi.

Note

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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