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Prospettiva

Sperandea

santa italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Sperandea
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Sperandea o Sperandia (Gubbio, 1216Cingoli, 11 settembre 1276) è stata una badessa e santa italiana.

Disambiguazione – Se stai cercando il nome proprio di persona, vedi Sperandio (nome).
Dati rapidi Santa Sperandea, Nascita ...
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Vita

Riepilogo
Prospettiva

Sappiamo pochissimo della vita di Sperandea. Probabilmente fu una trovatella, in quanto il nome "Sperandea" era sovente dato ai bambini proietti.[1] Tuttavia, sappiamo per certo che nacque a Gubbio nel 1216.[2] La tradizione popolare la vuole parente del vescovo Sant'Ubaldo Baldassini, ad ogni modo non esiste alcun documento ufficiale che attesti ciò. Sempre secondo i racconti popolari, intraprese una vita da eremita già in giovane età, ritirandosi in preghiera in una grotta sul Monte Acuto.[3]

Dopo aver compiuto un pellegrinaggio in Terra Santa, trascorse i successivi dieci anni visitando le principali chiese di Roma e di tutta Italia. Successivamente, entrò nel piccolo Monastero Benedettino di San Michele situato a Cingoli, non lontano da Macerata, ove fu poi eletta badessa. Secondo una leggenda, si narra che Santa Sperandea, grazie all'azione della divina provvidenza, potesse offrire e donare verso la metà di gennaio delle deliziose ciliegie a tutto il paese.[3] Tale episodio è rievocato in un dipinto conservato nella Chiesa di Santa Sperandea a Cingoli di Pier Simone Fanelli, che raffigura un angelo che elargisce alla santa una cesta piena di ciliegie. Sperandea morì l'11 settembre 1276 a Cingoli per cause ignote.[2]

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Culto

Nota per la sua devozione verso le preghiere e le pratiche di penitenza, Santa Sperandea è patrona, insieme a sant'Esuperanzio e san Bonfilio, del paese di Cingoli. Inoltre, dopo la sua morte le venne intitolato il Monastero di San Michele, ove condusse la sua vita monastica; i suoi resti invece riposano nella chiesa adiacente sempre al lei dedicata.[3]

Sperandea è raffigurata nella pala d'altare del 1539 di Lorenzo Lotto la Madonna del Rosario, dipinta per la chiesa di San Domenico a Cingoli e oggi conservata nel palazzo comunale del paese. Sperendea, che tiene in mano dei gigli e un crocifisso, si trova tra i santi Esuperanzio e Pietro da Verona, inginocchiati per adorare la Vergine. [4]

Annualmente, ogni agosto, si tiene un pellegrinaggio sul Monte Acuto nelle così dette Grotte di Santa Sperandea, ove la santa condusse la sua vita da anacoreta.[3][2]

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Note

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