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Spirito Maria Chiappetta

ingegnere, architetto e monsignore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Spirito Maria Chiappetta
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Spirito Maria Chiappetta (Milano, 22 maggio 1868Triuggio, 1º luglio 1948) è stato un ingegnere, architetto e presbitero italiano. Figura di rilievo nel mondo dell'architettura soprattutto sacra tra XIX e XX secolo, fu architetto della Santa Sede durante il pontificato di papa Pio XI e attivo in molte città d'Italia.

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Spirito Maria Chiappetta

Biografia

Nato nel 1868 da una famiglia profondamente religiosa, si laurea all'Università di Padova nel 1894 e nel 1924, ormai all'età avanzata di 56 anni, grazie alla profonda amicizia che lo lega a papa Pio XI[1], viene ordinato sacerdote con un permesso speciale dello stesso Papa.

Nel 1924 viene chiamato a presiedere la Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia, di cui sarà a capo fino al 1943, in veste di architetto della Santa Sede. Dopo la morte di Pio XI nel 1939, rimane a Roma per qualche anno per poi trasferirsi in Brianza presso la Villa Sacro Cuore dei Gesuiti di Triuggio, da lui stesso ampliata e restaurata, dove si spegnerà nell'estate del 1948.

Firmandosi "sac. Spirito Maria Chiapetta"[2] progetta molti edifici sacri, principalmente chiese, campanili, altari, monumenti funebri e cappelle, con un gusto volto allo stile gotico nordico tuttavia espresso in ritardo rispetto alla vera e propria "moda" neo-medievale che, insieme allo stile eclettico, aveva goduto di particolare successo nel periodo a cavallo fra Ottocento e Novecento.

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Opere principali

Riepilogo
Prospettiva

Nella vasta produzione architettonica del Chiappetta vale la pena di segnalare, fra le altre, le seguenti opere:[3]

Milano

Provincia di Milano

  • Ampliamento della Chiesa di San Michele Arcangelo a Magnago, con l'aggiunta delle due navate laterali e la costruzione del nuovo campanile, alto 57 metri.
  • Cappella Monumento ai Caduti, in stile neogotico, nel cimitero di Magnago, inaugurata il 1º ottobre 1921 dal Cardinale di Milano Achille Ratti.

Provincia di Bergamo

  • Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, in stile neogotico, a Lovere: la prima pietra fu posta il 1 luglio 1931 e consacrato il 1 ottobre 1938 con dedicazione a Cristo Re dei Vergini.

Provincia di Lecco

Provincia di Lodi

Provincia di Monza e della Brianza

Provincia di Alessandria

Provincia di Pesaro e Urbino

  • San Michele al Fiume (comune di Mondavio)[8].
  • Santa Maria del Carmine (Fano)[8].
  • San Cesario (Carrara di Fano)[8].
  • San Pasquale (San Giorgio di Pesaro)[8].
  • San Liberio (Montemaggiore al Metauro)[8].

Provincia di Ancona (Senigallia)

  • Santa Maria della Pace[8].
  • Santa Maria della Neve (Portone di Senigallia)[8].
  • San Giovanni Battista (Montignano di Senigallia)[8].
  • San Michele Arcangelo (Prosano di Arcevia)[8].

Provincia di Perugia (Cascia)

Provincia di Napoli

Nel 1931 il Prelato di Pompei Mons. Antonio Anastasio Rossi deliberò l’ampliamento del santuario della B.V. del Rosario di Pompei, esponendo i concetti fondamentali all’arch. Mons. Spirito Maria Chiappetta*, presidente della commissione d’Arte Sacra della Città del Vaticano. Gli diede l’incarico di preparare i disegni e il modello della nuova costruzione.[senza fonte]

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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