Stanotte a...

programma televisivo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Stanotte a...

Stanotte a... è una serie di documentari sulla storia dell'arte a cura di Alberto Angela, in onda su Rai 1 dal 28 maggio 2015.

Fatti in breve Paese, Anno ...
Stanotte a...
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Immagine tratta dal Trailer di Stanotte a Parigi.
PaeseItalia
Anno2015 - in corso
Generestorico
Puntate10 (al 25 dicembre 2024)
Durata120/150 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreAlberto Angela
IdeatoreAlberto Angela, Etra Palazzi, Aldo Piro e Giampaolo Tessarolo
RegiaGabriele Cipollitti
MusicheGiuseppe Zambon
FotografiaVincenzo Calò
Produttore esecutivoMonica Giorgi Rossi
Rete televisivaRai 1
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Il progetto consiste nel mostrare al grande pubblico quei luoghi, ricchi di storia e cultura, che di giorno sono affollati dai vari turisti, ma che di notte rimangono soli nella loro immensità. Per questo le riprese vengono effettuate solamente di notte, impiegando per questo anche molti giorni (per Stanotte a San Pietro è stato impiegato quasi un mese di riprese), mostrando così un'altra faccia di quel luogo che altrimenti sarebbe impercettibile durante il dì.

«Nei musei, puoi girare soltanto di notte. Volevo trasferire questa sensazione notturna anche al pubblico. Quando sei da solo e hai un'opera davanti cambia tutto. L'idea di fondo del programma è questa. Abbiamo iniziato con il Museo egizio di Torino perché è il primo museo egizio al di fuori dell'Egitto. Il programma si basa su questa formula: l'ultimo visitatore va via e il direttore ti lascia la chiave del museo fino all'alba»

Ospiti

Riepilogo
Prospettiva

Stanotte al Museo Egizio

Stanotte a Firenze

Stanotte a San Pietro

Stanotte a Venezia

Stanotte a Pompei

Stanotte con Caravaggio

Stanotte a Napoli

La sigla è stata la canzone Una notte a Napoli di Pink Martini.

Stanotte a Milano

Stanotte a Parigi

La sigla è stata la canzone Diamonds nella versione cantata da Rihanna.

Stanotte a Roma

La sigla è stato un riarrangiamento in versione ridotta della colonna sonora del film La dolce vita.

Ascolti

Riepilogo
Prospettiva

Prima visione

Ulteriori informazioni Titolo, Data ...
Titolo Data Telespettatori Share Fonte
Stanotte al Museo Egizio 28 maggio 2015 3 415 000 15,16% [4]
Stanotte a Firenze 9 giugno 2016 4 226 000 19,33% [5]
Stanotte a San Pietro 27 dicembre 2016 5 976 000 25,40% [6][7]
Stanotte a Venezia 13 giugno 2017 4 983 000 25,05% [8][9][10]
Stanotte a Pompei 22 settembre 2018 4 233 000 24,30% [11][12]
Stanotte con Caravaggio 16 dicembre 2020 3 212 000 14,10% [13]
Stanotte a Napoli 25 dicembre 2021 4 154 000 22,72% [14]
Stanotte a Milano 25 dicembre 2022 3 420 000 23,80% [15]
Stanotte a Parigi 25 dicembre 2023 3 239 000 21,17% [16]
Stanotte a Roma 25 dicembre 2024 3 058 000 20,85% [17]
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Repliche

Grazie al successo riscontrato dalla serie, la Rai ha periodicamente deciso di rimandare in onda le puntate.

Ulteriori informazioni Titolo, Data ...
Titolo Data Telespettatori Share Fonte
Stanotte al Museo egizio 29 giugno 2016 2 423 000 12,13% [18]
Stanotte a Venezia 25 marzo 2020 3 193 000 12,34% [19]
Stanotte a Firenze 1º aprile 2020 3 412 000 12,58% [20]
Stanotte a San Pietro 8 aprile 2020 3 838 000 14,45% [21]
Stanotte al Museo egizio 13 maggio 2020 2 849 000 11,69% [22]
Stanotte a Pompei 9 dicembre 2020 3 597 000 15,65% [23]
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Riconoscimenti e curiosità

Per la puntata Stanotte a San Pietro – Viaggio tra le meraviglie del Vaticano il conduttore ha vinto l'edizione 2017 del Premiolino[24].

La seconda puntata Stanotte a Firenze è la prima delle quattro ad essere stata ripresa, montata e trasmessa, sui canali compatibili, in risoluzione 4K, utilizzando la tecnologia HDR[25]. A questa sono seguite Stanotte a San Pietro[26], Stanotte a Venezia[27] e Stanotte a Pompei.

Nel settembre del 2018, in contemporanea con lo speciale su Pompei, è uscito in edicola una serie di cinque DVD curata da Repubblica, con tutti gli appuntamenti del programma in versione ridotta.[28]

Errori

Riepilogo
Prospettiva

Nella puntata di Venezia, il pubblico ha riscontrato alcune imprecisioni del conduttore[29], giudicate gravi dagli esperti di storia veneziana[30]. Alberto Angela, infatti, in alcuni passaggi ha riferito:

  • che l'ascesa del dominio della Repubblica di Venezia sarebbe iniziata con la scoperta dell'America del 1492 (mentre in realtà fu l'esatto contrario e la sconfitta di Venezia nella battaglia di Agnadello del 1509 fu proprio l'inizio del declino);
  • che la gondola ha una forma "storta" per evitare di far finire in acqua il gondoliere, mentre viceversa serve per poterla governare con un solo remo;
  • che il ponte di Rialto sarebbe stato costruito da "Andrea" Da Ponte (anziché Antonio Da Ponte);
  • che l'isola di Torcello fu in concorrenza economica con Venezia nel XV secolo (invece, gli abitanti di Torcello iniziarono ad abbandonarla già dall'anno 1000 per motivi di salubrità dovuti all'impaludamento dell'isola, non per motivi economici);
  • che nel 1797 la Serenissima fu costretta a cedere la sua flotta navale agli austro-ungarici (in realtà, le navi vennero cedute a Napoleone, mentre l'Impero austro-ungarico venne fondato solo nel 1867);
  • Inoltre, nella mini fiction su Canaletto la camera ottica utilizzata dal pittore proietta l'immagine dritta (anziché capovolta come dovrebbe essere), mentre in quella su Giacomo Casanova il personaggio è interpretato con accento romanesco, mentre le cortigiane hanno un accento napoletano, anziché veneziano.

Nella puntata di Napoli si sono verificati i seguenti errori/imprecisioni:

  • il conduttore inverte le identità dei due monumenti equestri canoviani dedicati a Carlo e Ferdinando di Borbone in piazza del Plebiscito;
  • il conduttore riporta quello che pare essere un falso storico sulla scultura del Cristo velato, ovvero che Antonio Canova avrebbe dato dieci anni della sua vita pur di essere l'autore della statua eseguita da Giuseppe Sanmartino[31];
  • il conduttore illustra la splendida architettura neoclassica della sala interna del Real teatro di San Carlo riferendosi all'inaugurazione della struttura avvenuta nel 1737, mentre è frutto della ricostruzione del 1816, seguente all'incendio che distrusse la precedente sala barocca;
  • il conduttore informa che i Greci fondarono Neapolis sulla costa, ma in realtà si trattava di Paleopolis (Palepoli), con la successiva "nuova città" edificata su di un pianoro più interno.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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