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Stemma di San Marino
emblema nazionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Lo stemma di San Marino raffigura il monte Titano con ben evidenti le tre rocche della capitale San Marino: Cesta, Guaita e Montale. Ciascuna è sormontata da una torre d'argento merlata, murata di nero e con in cima una penna di struzzo di colore argento.

Come ornamento esteriore porta due rami divergenti di color verde: d'alloro quello posto a destra, di quercia quello a sinistra. I rami sono legati in basso da un nastro con il motto nazionale «LIBERTAS». Probabilmente si riferisce all'inclusione di coloro che furono perseguitati nella zona della rocca e alla sorprendente conservazione dell'indipendenza della piccola repubblica in mezzo a Stati molto più grandi. Il motto potrebbe aver avuto origine dalle presunte ultime parole del santo fondatore: "Relinquo vos liberos ab utroque homine" (tradotto dal latino: "Vi lascio come liberi da ogni altra persona")[1]. Risalirebbe almeno al XIV secolo.
La bandiera nazionale formata da due bande orizzontali, una bianca e una azzurra, contiene questo stemma.
Il ramo di quercia e quello di alloro che delimitano lo stemma rappresentano invece la stabilità della repubblica e la difesa della libertà.
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Storia
I più antichi esempi di stemmi di San Marino sono alcuni sigilli del XIV e XV secolo conservati nel'archivio di stato. Questi stemmi presentano già le tre torri pennate.[2] Le piume sono un antico simbolo di libertà da vincoli[3]. Al 1560 risale il primo esempio sopravvissuto di stemma sormontato da una corona.[2]
Il decreto del 6 aprile 1862 formalizza lo stemma e le armi.[2]
Il 22 luglio 2011, con una legge costituzionale divenuta operativa il 9 agosto, la Repubblica di San Marino ha regolamentato e fissato una volta per tutte l'uso, i colori e il disegno di stemma e bandiera annullando la legge del 1974[4].
Lo stemma di San Marino è raffigurato sulle monete euro sammarinesi da un euro della prima serie; nel valore di un centesimo della seconda serie.
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