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Prospettiva
Terrazzo Novara-Vespolate
terrazzo fluvioglaciale in provincia di Novara Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il terrazzo Novara-Vespolate (conosciuto anche come pianalto Novara-Vespolate[2] o alto morfologico Novara-Vespolate[3]) è un terrazzo fluvio-glaciale situato nei comuni di Novara, Garbagna Novarese, Granozzo con Monticello, Nibbiola e Vespolate. Ad ovest è delimitato dal torrente Agogna e ad est dalla ferrovia Novara-Mortara[4].
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Geomorfologia
Dal punto di vista geomorfologico, l'area è costituita da un terrazzo alluvionale fluvioglaciale ghiaioso, che è stato nel tempo modificato dalle opere di spianamento per favorire la coltivazione del riso. L'area è caratterizzata da ampi spazi aperti, interrotti soprattutto da cascine ed agglomerati di origine rurale. La parte confinante con la zona sud di Novara risulta particolarmente compromessa, a seguito della creazione di grandi infrastrutture ed impianti, quali la tangenziale di Novara, il depuratore delle acque reflue urbane, l'area di snodo delle linee ad alta tensione e l'area della discarica[4].

L'altitudine del terrazzo degrada dolcemente verso sud, con un massimo di 155 m s.l.m. presso la via Piazza d'Armi a Novara ed un minimo di 123 m s.l.m. al limite meridionale nel comune di Vespolate[5].
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Acque superficiali


Le acque superficiali sono essenzialmente costituite dai torrenti Agogna e Arbogna e dal reticolo di canali artificiali utilizzati per l'irrigazione[6]:
- canale Quintino Sella;
- cavi Prina, Ricca, Cattedrale, Pozzo, Boggiani, Dessi, Roggiani, Ri e Germagnone;
- roggia di Olengo, S. Marta e Caccesca (o Cacesca);
- fontana Roggiola.
Geologia
Riepilogo
Prospettiva
La natura del suolo consiste unicamente di depositi continentali quaternari di natura fluvioglaciale e fluviale[7]:
- da alluvioni fluvioglaciali e fluviali recenti ed attuali (Olocene);
- da alluvioni fluvioglaciali del Riss (Pleistocene);
- da alluvioni fluvioglaciali e fluviali del Würm (Pleistocene superiore).
I depositi delle alluvioni fluvioglaciali e fluviali recenti ed attuali si rilevano solo ad ovest dell'abitato di Garbagna, dove, essendo legati alle esondazioni, sono costituiti prevalentemente da materiale sabbioso-limoso[7].
I depositi delle alluvioni fluvioglaciali rissiane sono formati da ghiaie, sabbie e limi giallastri; il limite superficiale superiore è costituito da argille di colore giallo ocra. Il deposito fluvioglaciale Riss costituisce l'altopiano di Novara-Vespolate e i due pianalti a morfologia subpianeggiante di Garbagna e Nibbiola. In questa zona la fascia dei fontanili ha andamento N-S a partire dalla base del terrazzo rissiano, da Olengo a Vespolate, poi vira a NO-SE[7].
Attorno al terrazzo rissiano sono i depositi delle alluvioni würmiane, formate da materiali fluvioglaciali ghiaioso-ciottolosi e fluviali sabbioso-limosi, rispettivamente a monte e a valle della linea dei fontanili[7].
Il passaggio dai depositi fluvioglaciali a quelli fluviali corrisponde alla diminuzione della granulometria dei terreni, determinando conseguentemente una minore permeabilità, favorendo in tal modo l'affioramento della falda freatica[7].
Idrogeologia
Il terrazzo presenta due tipi di falde[8]:
- una superficiale a connotazione freatica, utilizzata per l'irrigazione e solo marginalmente per scopi industriali, la cui direzione del flusso idrico è NO-SE;
- una semiconfinata, in comunicazione con le acque della falda profonda.
Storia
Nel Medioevo era conosciuto (almeno la metà a nord) come baraggia (o barazia), termine che indicava il rilievo di terreno argilloso e compatto che si estendeva a sud delle mura di Novara. La sua parte settentrionale era delimitata a ovest dal borgo di San Gaudenzio a est dalla Costa di San Nazzaro (sede dell'Abbazia di San Nazzaro della Costa), proseguendo verso sud almeno fino alla Bicocca e al villaggio di Olengo[9].
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Piano paesistico
Il piano paesistico per il terrazzo Novara-Vespolate è approvato dal consiglio provinciale di Novara nel 2009, con l'obiettivo di tutelare e valorizzazione i patrimoni paesaggistici che storici dell'area[10].

Tra le attività individuate dal piano vi sono:
- ripristino dei segni territoriali di riferimento, quali siepi e alberature di ripa o di bordo campo;
- manutenzione dei fontanili;
- oculata diversificazione delle colture;
- per gli itinerari principali, predisposizione di luoghi di sosta ed attrezzature per la fruizione dei più importanti elementi del paesaggio;
- per gli itinerari secondari, percorribili per lo più mediante strade rurali, applicazione di limitazioni per i mezzi motorizzati.
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Turismo
L'agenzia turistica locale propone l'itinerario Cascina Baraggiolo, come parte del tema Vie Verdi del Riso, che percorre la parte centrale del terrazzo sulle strade delle cascine. Partendo da Garbagna Novarese, il percorso ad anello porta nella valle del Rì, giunge a Nibbiola, risale verso nord sul bordo della valle dell'Agogna e rientra a Garbagna costeggiando il lato meridionale della valle dell'Arbogna, lungo la strada delle cascine Marijna e Brusattina[11].
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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