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Toledot

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Toledot
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Toledot, Toldos, o Tol'doth (ebraico: תּוֹלְדֹת — tradotto in italiano: "generazioni" o "discendenti", incipit e seconda parola di questa parashah) – sesta porzione settimanale della Torah (ebr. פָּרָשָׁה – parashah o anche parsha/parscià) nel ciclo annuale ebraico di letture bibliche dal Pentateuco. Rappresenta il passo 25:19-28:9[1] della Genesi che gli ebrei leggono durante il sesto Shabbat dopo Simchat Torah, generalmente in novembre o primi di dicembre.

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Isacco benedice Giacobbe (dipinto di Giuseppe Ribera del 1637)
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Etimologia

Toledot deriva da un verbo che significa "generare", "dare alla luce", ma anche "genealogia". La parole ebraica Toledot cimpare 11 volte nel Libro della Genesi. [2]

Interpretazione intrabiblica

Riepilogo
Prospettiva

La parasha ha paralleli o viene discussa nelle seguenti fonti della Bibbia ebraica (Tanakh):

Genesi capitolo 27–28

In Genesi 27-28[3] Giacobbe riceve tre benedizioni: (1) da Isacco quando Giacobbe si traveste da Esaù in Genesi 27:28-29[4] (2) da Isacco quando Giacobbe parte per Aram in Genesi 28:3-4[5] e (3) da Dio nel sogno di Giacobbe a Betel in Genesi 28:13-15[6]. Mentre la prima benedizione rappresenta un augurio di benessere materiale e dominio, solo la seconda e terza benedizione auspicano fertilità e la Terra d'Israele. La prima e terza benedizione esplicitamente designano Giacobbe come il portatore della benedizione, anche se probabilmente la seconda benedizione fa lo stesso, dando a Giacobbe "la benedizione di Abramo" (cfr. la benedizione in Genesi 12:2-3[7]). Solo la terza benedizione garantisce la Presenza di Dio con Giacobbe (cfr anche Kohen-Decima (Ebraismo) e Zadaqah).

Ulteriori informazioni Genesi 27:28-29 Isacco benedice Giacobbe camuffato, Genesi 28:3-4 Isacco benedice Giacobbe in partenza ...
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Comandamenti

Secondo Maimonide e il Sefer ha-Chinuch, non ci sono comandamenti (mitzvot) in questa parshah.[11]

Nella liturgia

Lo stesso argomento in dettaglio: Preghiera ebraica.

Nella Benedizione dopo i pasti (Birkat Hamazon), alla chiusura della quarta benedizione (di ringraziamento per la bontà divina), gli ebrei alludono alla benedizione di Dio ai Patriarchi descritta in Genesi 24:1[12], 27:33[13] e 33:11[14].[15]

Maqam settimanale

Nella Maqam[16] settimanale, gli ebrei sefarditi ogni settimana basano i loro canti del servizio religioso sul contenuto della rispettiva parashah settimanale. Per la parashah Toledot, gli sefarditi usano la Maqam Mahour, una maqam che esprime instabilità emotiva e rabbia. Tale maqam è simile alla Maqam Rast in intonazione ed è qui appropriata, poiché in essa Esaù esprime questi tratti caratteristici quando perde le benedizioni maggiori.

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Malachia (icona greco-ortodossa)
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Haftarah

La haftarah della parashah è:

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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