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Zanobi Rosi

pittore italiano barocco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Zanobi Rosi
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Zanobi Rosi (Firenze, 15771631) è stato un pittore italiano.

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Zanobi Rosi su dis. di Cristofano Allori, Michelangelo in meditazione poetica
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Zanobi Rosi, San Giovanni Battista, 1626
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Zanobi Rosi, Visione del centurione Cornelio

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Zanobi Rosi, conosciuto anche come Zanobio Rossi, fu allievo prediletto di Cristofano Allori e per un periodo ebbe l'onore di abitare a Palazzo Medici.

Nella Basilica di Santa Trinita, a Firenze, la pala d'altare San Pietro sulle acque, iniziata da Cristofano Allori, fu portata a termine da Zanobi Rosi nel 1621, cioè dopo la morte del suo Maestro.

Scrive il pittore e storico Filippo Baldinucci, riguardo a questo dipinto: «[Cristofano Allori] aveva fatto tutti gli studi, e condotta la testa con forse la figura di San Pietro, e condotte altresì a buon segni l'altre parte, la qual talvolta fu poi finite da Zanobi Rosi.»[1]

Sul suo seguace Zanobi Rosi, così si era espresso Cristofano Allori: «È stato lungo tempo meco, et è diligente, pratico della mea maniera ragionevolm.te»[2]

Anche la tela Madonna con Bambino, in Gloria tra Santi, che si trova nel Duomo di Pisa, è ritenuta opera di collaborazione tra i due artisti.

Al Museo Masaccio, aperto nel 2002, nella Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Cascia, frazione di Reggello (FI), il San Giovanni Battista - olio su tela, 92x43 cm - che ha come pendant il quadro di Santa Brigida di Svezia di dimensioni simili, è datato 1626 e siglato Z R. Al pittore fiorentino manierista Zanobi Rosi sono stati attribuiti entrambi questi dipinti. L'iconografia del San Giovanni Battista è di tipo tradizionale: il santo, vestito di pelle di cammello e avvolto in un ampio manto rosso, segno di martirio, regge la croce.

Casa Buonarroti

La Galleria di Casa Buonarroti, a Firenze in via Ghibellina 70, ospitata nel palazzo che il pronipote Michelangelo Buonarroti il Giovane fece ristrutturare e decorare fra il 1612 e il 1637, lavorarono molti artisti di diversa sensibilità e scuola, tra cui Domenico Passignano, Artemisia Gentileschi, Pietro da Cortona, Giovan Battista Guidoni, Girolamo Buratti, Valerio Marucelli, Giovanni da San Giovanni, Francesco Furini e Giovanni Battista Bracelli.

In una delle quattro sale, decorate nello stile del "barocco fiorentino", si trova il dipinto su tela Michelangelo in meditazione poetica, 1621-1622, realizzato da Zanobi Rosi su disegno di Cristofano Allori.[3] Sul soffitto, un'opera databile 1615-1620 è interamente attribuita a Rosi. Si tratta della virtù dello Studio, rappresentata da un giovane in atto di aprire un libro che è simbolo della conoscenza.[4]

Altre opere

  • Visione del centurione Cornelio
  • Tobia e l'Angelo
  • Madonna con bambino, Santa Caterina, San Rocco e due vescovi offerenti
  • Giocatore con palla, Galleria degli Uffizi
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Note

Bibliografia

Altri progetti

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