fessus

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fessus m sing (comparativo fessior, superlativo fessissimus)

affaticato, stanco, spossato
- iam pastor umbras cum grege languido rivumque fessus quaerit - già il pastore stanco, con il suo pigro gregge, cerca le ombre, ed il fiume (Orazio, Carmina, liber III, carmen XXIX, 26-27)
- peregrino labore fessi venimus larem ad nostrum desideratoque acquiescimus lecto - stanchi per la fatica del viaggio giungiamo a casa, e ci riposiamo sull'agognato letto (Catullo, Carmina, carmen XXXI, 8-10)
debilitato, fiaccato, prostrato, indebolito, stremato (da malattie, affanni...)
- non ob crimina quae fingebantur sed angore, simul fessus senio (...) finem vitae sponte an fato implevit - stremato non dalle accuse che erano state ordite, ma dall'angoscia e insieme dalla vecchiaia (...) per sua volontà o per fato raggiunse il termine della sua vita (Tacito, Annales, liber II, XLII)
- septem ego per noctes, totidem cruciata diebus, fessa malis (...) magno Lucinam Nixosque pares clamore vocabam - io, tormentata per sette notti e altrettanti giorni, prostrata dai dolori [del parto], (...) invocavo con alti strepiti Lucina e parimenti le Nixie (Ovidio, Le metamorfosi, liber IX, 292-294)
(per estensione), (di cose inanimate) devastato, distrutto, rovinato, consunto
- metuit (...) domus aetatis spatio ne fessa vetusto obruat - teme (...) che la casa consunta dall'antico lasso di tempo crolli (Lucrezio, De rerum natura, liber III, 775-776)

dal proto-indoeuropeo *dʰH-, "sparire, svanire"; etimologicamente correlato a fames, fatisco, fatigo

fissus, "spaccato, crepato", propriamente participio perfetto di findo, "spaccare", e non correlato etimologicamente

Latino