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Vujadin Boškov

allenatore di calcio e calciatore serbo Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito

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Vujadin Boškov (1931 – 2014), calciatore e allenatore di calcio jugoslavo.

Citazioni di Vujadin Boškov

  • Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma pure compagni.[1]
  • Chi ha sbagliato? Pagliuca?[2] [con la faccia esterrefatta nella sigla di Mai dire gol]
  • Chi non tira in porta non segna.[3]
  • Ci sono allenatori che pretendono di far mangiare ai loro giocatori prosciutto di San Daniele e formaggio Bel Paese. Poveri noi e poveri loro.[4]
  • [Su Gianluca Pagliuca] Dal punto di vista professionale e comportamentale è stato un esempio. La sua dedizione a questo sport è stata totale. Non è mai stato una prima donna, si è sempre comportato correttamente con allenatori e compagni. Ha doti tecniche e fisiche notevoli, oltre a una smisurata ambizione: caratteristiche che lo hanno fatto diventare un grande del vostro calcio. È sicuramente tra i primi tre portieri italiani di sempre.[5]
  • Dopo pioggia viene sole.[6]
  • Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla Scala di Milano.[4]
  • Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l'anno dopo le metti nell'armadio.[7]
  • Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio.[4]
  • [Quando arrivò alla Sampdoria] Gullit è come cervo che esce di foresta.[2][4]
  • [Quando tornò al Milan] Gullit è come cervo ritornato in foresta.[4]
  • In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto.
  • Io penso che per segnare bisogna tirare in porta. Poi loro sono loro, noi siamo noi.[6]
  • [Ad un giornalista che prevede la retrocessione del Napoli] Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello.[1]
  • L'allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto.[4]
  • L'unico limite di Mancini è la scarsa capacità di concentrazione. Impossibile per lui restare con la testa nella partita per 90 minuti. Mezz'ora da fenomeno, quindi un sonnellino. Poi, ops, la sveglia e altri 20 minuti da brividi.[8]
  • La mia grossa preoccupazione è prendere un gol meno dell'avversario.[4]
  • La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov'è lo spettacolo?[4]
  • Loro come noi, due gambe e undici giocatori in campo. Più di noi hanno solo le Fiat.[9] [prima di Sampdoria-Juventus ai suoi giocatori]
  • Lombardo è come Pendolino che esce dalla galleria.[4]
  • Meglio perdere 4-0 che perdere 5-0.[10] [al termine di un Inter–Napoli terminato 4-0]
  • Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.[7]
  • Meglio un amico con difetto che niente amici: meglio campioni con difetto che niente campioni.[11]
  • Nel calcio c'è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono.[4]
  • No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.[6]
  • Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.[2]
  • Non si possono prendere quattro gol contro aversari che superano tre volte nostra metà campo.[7][10]
  • Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.[6]
  • Pallone entra quando Dio vuole.[2]
  • Partita finisce quando arbitro fischia.[4]
  • Per vincere partite bisogna fare più gol.[7]
  • Più bravi di Boskov sono quelli che stanno sopra di lui in classifica.[4]
  • [Su Gianluca Vialli] Punta vera nel senso più moderno del termine. In viaggio continuo, movimento e potenza da destra a sinistra, al centro, un incubo per i difensori. Vedevi gli occhi dei nostri avversari e capivi che Luca li aveva sconfitti prima di entrare in campo. Il più feroce attaccante che ho mai visto. [«Da preferire anche a Van Basten?»] Sicuro. Van Basten era molto più statico. Rispetto a Vialli aveva solo il gioco aereo, come qualità superiore. Fossi obbligato a scegliere, terrei sempre Luca. [«La maggioranza dei suoi colleghi pensa il contrario.»] Peggio per loro.[8]
  • Quando segnano gli avversari c'è sempre qualche distrazione dei difensori.[4]
  • Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare. [10]
  • Rigore c'è quando arbitro dà.[3][4]
  • Rigore è quando arbitro fischia.[7]
  • Se io slego il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo [giocatore all'epoca del Genoa].[2]
[rettifica successiva] Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.[2]
  • Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra.[4]
  • Se non gioca Castellini io mettere Hugo. Altro non hay.[2]
  • Se vuoi fare una brutta figura, parla con gli arbitri, scoprirai le tue debolezze di carattere.[4]
  • Senza dissiplina vita è dura. [10]
  • Squadra che vince, non si cambia.[4]
  • Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti.[3][4]
  • Tedeschi sono come tedeschi, montenegrini come montenegrini.[4]
  • Un 2 a 0 è un 2 a 0, e quando fai 2 a 0 vinci.[4]
  • Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.[6][10]

Attribuite

  • Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions' forse vero amore, ma non vero uomo.[12][13]
[Citazione errata] La frase in realtà è stata pubblicata da un account twitter falso dedicato all'allenatore.[14] Il tweet risale infatti al 2 luglio 2013 e prima di questa data non c'è alcuna traccia della citazione sul web, successivamente invece la frase è stata attribuita più volte al tecnico serbo, in particolar modo dopo la sua dipartita.
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Citazioni su Vujadin Boškov

  • Boškov? Ha il bruttissimo difetto di tutti i nostri giocatori. È un sampdoriano che allena la Sampdoria, come loro sono sampdoriani che ci giuocano. (Paolo Mantovani)
  • Boskov è stato un grande giocatore, ha studiato, girato il mondo. Poche sono le cose che non sa ed enorme è la sua capacità di adattamento. Scaltro, intelligente, simpatico, sa trovare come pochi la corda della comunicabilità. Ha vinto uno scudetto in Jugoslavia (Vojvodina), uno in Spagna (Real Madrid), uno in Italia (Sampdoria). Mica facile. [...] Ha saputo calarsi in realtà diversissime, senza mai scottarsi. [...] È forse ineguagliabile nel concedere spazio a tutti, salvo poi decidere da sè. Ma senza autoritarismi, che non rientrano nel suo repertorio. È in sostanza un grande incantatore, che ama raccontare e ammaliare. (Adalberto Bortolotti)
  • Boškov è sul filo del trapezio. (Maurizio Mosca)
  • Io non conosco Boskov. So da un mio amico olandese che dice di avere allenato l'Ajax: ma non la favolosa squadra dei lancieri; è un Ajax che sta a quello vero come la Juventus Domo alla Juventus. Di balle ne contiamo tutti secondo convenienza e umori. È vero però che Boskov ha allenato il Real e che nell'Ascoli ha fatto così bene da indurre Mantovani ad assumerlo per la Samp. Qui ha navigato da sornione, mai facendo la figura del ciolla. Si è sovente adeguato secondo astuzia e adesso risulta che i suoi giocatori non vogliono se ne vada. Io l'ho criticato perché non portava la sua gente fuori dal mollime mediterraneo e spiegavo con la dannosa permanenza a Bogliasco le ricorrenti magre della Samp. (Gianni Brera)
  • Sono davvero addolorato. Per me era come un padre. È stato un maestro, un esempio, sul piano calcistico e anche sul piano umano, una di quelle persone che non vorresti mai lasciare e quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Di sicuro non lo dimenticherò: insieme abbiamo condiviso diverse esperienze che porterò per sempre con me. Vujadin resterà una persona unica, inimitabile, una leggenda del calcio serbo e un mito per ogni sampdoriano. (Siniša Mihajlović)
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Note

  1. 1 2 Citato in Giuseppe Pacileo, Pietro Gargano, 80 anni di passione – La storia del Napoli dal 1926 al 2006, Il Mattino.
  2. 1 2 3 4 5 6 7 Citato in AA. VV., Quelli che il baciccia, Fratelli Frilli Editori, Genova 2002.
  3. 1 2 3 Citato in Ciao Boskov, zingaro del pallone, Corriere della Sera, 22 maggio 1996.
  4. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2117. ISBN 8880898620
  5. Citato in Vincenzo Di Schiavi, Pagliuca, il numero 1 viaggia in 500, Corriere della Sera, 21 settembre 2003, p. 46.
  6. 1 2 3 4 5 Citato in Boskov, re degli aforismi: le sue 10 frasi celebri, Corrieredellosport.it, 27 aprile 2014.
  7. 1 2 3 4 5 Citato in "Rigore è quando arbitro fischia", le frasi celebri di Boskov, Repubblica.it, 27 aprile 2014.
  8. 1 2 Dall'intervista di Giancarlo Laurenzi, Mancini contro Vialli, parla «papà» Boskov, La Stampa, 6 dicembre 1999, p. 28.
  9. Citato in "Se sciolgo il mio cane, gioca meglio di Perdomo": le 10 frasi celebri di Boskov, Gazzetta.it, 6 agosto 2015.
  10. 1 2 3 4 5 Citato in Vujadin Boskov, le frasi celebri, Panorama.it, 27 aprile 2014.
  11. Marino Bartoletti, Boskov, Vujadin, in Enciclopedia dello Sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  12. Citato in Addio Boskov: lo scudetto con la Samp e la grande ironia, Sky.it, 2014.
  13. Citato in Simonetta Sciandivasci, La domenica lasciami sola, Baldini & Castoldi, 2014, p. 41. ISBN 8868656604
  14. Cfr. Edoardo Semmola, Il neo Boskov star del web che fa arrabbiare i politici, CorriereFiorentino.it, 23 ottobre 2015.

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