Angelo Trezzini
pittore, litografo e illustratore svizzero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Angelo Trezzini (Milano, 1827 – Milano, 1904) è stato un pittore, poeta e illustratore svizzero, originario del Canton Ticino.
Nato a Milano da Angelo e Margherita Pedrotti, originari di Astano, comune luganese della regione del Malcantone[1], dal 1839 al 1846 frequenta i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Brera.
Successivamente, svolge il suo apprendistato pittorico nello studio dei fratelli Induno, sotto la guida del cognato Domenico[2] e a stretto contatto con Gerolamo, suo compagno d'armi nelle lotte risorgimentali e nella Repubblica Romana. Durante la seconda guerra d'indipendenza italiana, combatte nella Battaglia di San Fermo nel Corpo dei Cacciatori delle Alpi, al fianco del nipote pittore Ambrogio Preda[3][4].
Negli anni Sessanta si dedica all'esecuzione di soggetti militari, affermandosi come pittore di battaglie e nel 1861 si aggiudica il Premio Mylius per la pittura di genere con La lettura di una lettera giunta dal campo[5].
Nel 1862 viene nominato socio onorario dell'Accademia di Belle Arti di Brera, mentre verso fine del decennio si avvia all'utilizzo di uno stile molto realistico, utilizzato per riprodurre soggetti legati a temi familiari e si impegna in motivi di paesaggio, generalmente en plein air.
Nel 1876 viene nominato insegnante di disegno e pittura presso la Scuola professionale femminile di Milano, fondata da Laura Solera Mantegazza[6]
Negli ultimi anni di vita avvia un'intensa collaborazione con istituti assistenziali (Istituto dei Ciechi, Ospedale Maggiore) per i quali esegue ritratti su commissione dei relativi benefattori (Ritratto di Achille Oldrati, Ritratto di Francesco Biffi), richiamandosi a un romanticismo austero.
Litografo e illustratore, realizza anche opere satiriche per il periodico satirico e sociale Lo Spirito folletto[7].
Trezzini è anche noto per la sua attività di poeta dialettale: La danza delle Muse. Meneghinata, pubblicata nel 1875, è ritenuto il testo più significativo. Gran parte dei poemi sono raccolti all'interno del volume Alcune poesie milanesi di Angelo Trezzini, pubblicato nel 1904 con prefazione dell'amico scrittore e artista Tullo Massarani[8].
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