Arturo Guzmán Decena
militare e criminale messicano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Arturo Guzmán Decena (detto Z-1; Puebla, 13 gennaio 1976 – Matamoros, 21 novembre 2002) è stato un militare e criminale messicano, che nel 1997 disertò dalle forze speciali dell'esercito messicano per entrare nel cartello del Golfo, in cui fondò e comandò Los Zetas, il gruppo paramilitare mercenario al servizio del capo del cartello Osiel Cárdenas Guillén[1]. Originario dello Stato di Puebla, entrò nell'esercito appena diciassettenne. All'interno dell'esercito si dimostrò un soldato capace e promettente, al punto da entrare ben presto nel Grupo Aeromóvil de Fuerzas Especiales (GAFE), le forze speciali. Nella sua carriera militare Guzmán Decena fu addestrato in controinsurrezione, acquisì abilità con gli esplosivi, imparò a scovare e catturare i suoi nemici da soldati d'élite provenienti degli eserciti di Stati Uniti ed Israele[2].
Arturo Guzmán Decena | |
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Soprannome | Z-1 |
Nascita | Puebla, 13 gennaio 1976 |
Morte | Matamoros, 21 novembre 2002 |
Dati militari | |
Paese servito | Messico |
Forza armata | Esercito messicano |
Specialità | Tattiche anti-insurrezione |
Unità | Grupo Aeromóvil de Fuerzas Especiales |
Anni di servizio | 1992-1997 |
Grado | Tenente, leader di Los Zetas |
Guerre | Conflitto nel Chiapas Guerra messicana della droga |
Altre cariche | narcotrafficante, sicario |
Fonti nel testo | |
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Già mentre era nell'esercito Guzmán Decena prendeva tangenti dal cartello del Golfo, ma nel 1997 disertò per lavorare a tempo pieno per l'organizzazione criminale. Negli anni successivi reclutò altri soldati messicani per formare Los Zetas, l'ala armata del cartello del Golfo.
Fu il braccio destro di Cárdenas Guillén fino al 21 novembre 2002, quando fu ucciso dall'esercito messicano a Matamoros, città dello stato di Tamaulipas al confine con gli Stati Uniti.
Non ha alcuna parentela con Joaquín Guzmán, capo del cartello di Sinaloa.