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Asashimo
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L'Asashimo (朝霜? lett. "Brina mattutina")[4] è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, quattordicesima unità della classe Yugumo. Fu varato nel luglio 1943 dai cantieri navali Fujinagata.
Asashimo | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Yugumo |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1942 |
Cantiere | Fujinagata (Osaka) |
Impostazione | 21 gennaio 1943 |
Varo | 18 luglio 1943 |
Completamento | 27 novembre 1943 |
Destino finale | Affondato il 7 aprile 1945 durante l'operazione Ten-Go |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2110 t A pieno carico: 2692 t |
Lunghezza | 119,17 m |
Larghezza | 10,82 m |
Pescaggio | 3,76 m |
Propulsione | 3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (52000 shp) |
Velocità | 35 nodi (66,5 km/h) |
Autonomia | 5000 miglia a 18 nodi (9260 chilometri a 34 km/h) |
Equipaggio | 228 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | Sonar Type 93 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:[1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia |
Appartenente alla 31ª Divisione, per la prima parte del 1944 fu impegnato soprattutto in compiti di protezione del traffico navale e, a fine febbraio, colse una piccola vittoria contro i sommergibili statunitensi. Dopo aver vigilato sulle grandi unità da guerra a Tawi Tawi, fu presente alla battaglia del Mare delle Filippine (19-20 giugno) e, in seguito, riprese i compiti di scorta ai convogli. Fu schierato per la battaglia del Golfo di Leyte (23-25 ottobre) ma, in pratica, non vi ebbe parte alcuna perché dovette accompagnare al sicuro il danneggiato incrociatore Takao; fu poi dirottato a Manila e partecipò a una fase del massiccio invio di convogli a Leyte, sfuggendo alla distruzione nella baia di Ormoc a novembre. Rientrato in Giappone nel febbraio 1945, due mesi più tardi uscì in mare nel quadro dell'operazione Ten-Go, ma malfunzionamenti alle macchine fecero sì che rimanesse isolato dal resto della 2ª Flotta e, poi, facile bersaglio per i gruppi imbarcati statunitensi: fu affondato il 7 aprile con l'intero equipaggio, ultimo esemplare Yugumo a essere eliminato.