Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti
associazione apolitica italiana senza fini di lucro / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED) è una associazione apolitica senza fini di lucro, riconosciuta come ente morale con decreto del presidente della Repubblica del 5 novembre 1968.[1]
Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti | |
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Abbreviazione | ANED |
Tipo | Ente morale |
Fondazione | 5 novembre 1968 |
Scopo | tutelare e valorizzare il contributo delle deportate e dei deportati alla Resistenza e riaffermare gli ideali di libertà, giustizia e pace |
Sede centrale | Milano |
Presidente | Dario Venegoni |
Lingua ufficiale | italiano |
Volontari | 2382 (2016) |
Sito web | |
Fanno parte dell'associazione le persone che per motivi politici e razziali sono stati deportati nei campi nazisti, i familiari dei caduti e degli ex deportati e i cittadini italiani che condividono i valori dell'ente e si impegnano nello studio e nella diffusione della conoscenza storica sui temi della resistenza e della deportazione. Dopo l'8 settembre 1943, i deportati politici italiani, condotti nei campi di concentramento per la loro opposizione al nazi-fascismo dalle forze di occupazione tedesca, furono un totale di almeno 23.826 persone (22.204 uomini e 1.514 donne); ne morirono 10.129, circa la metà.[2] Altre 8.500 persone (quasi tutti ebrei) furono deportate per motivi razziali e condotte a morire ad Auschwitz; solo una piccola parte di loro fu selezionata per il lavoro coatto (ne moriranno 7.500, quasi il 90%).[3]
L’ANED è attiva in 10 regioni d’Italia con 26 sezioni; la presidenza e la segretaria nazionale hanno sede nella Casa della Memoria a Milano[4]. L’associazione ha relazioni internazionali con i comitati che raccolgono gli ex Deportati dei singoli campi di concentramento nazisti e ha un rappresentante nei comitati di Mauthausen, Dachau, Auschwitz, Buchenwald, Mittelbau-Dora, Flossenbück, Ravensbrück e Risiera di San Sabba. Vi sono inoltre relazioni con le associazioni nazionali dei sopravvissuti dei singoli campi di sterminio e con le organizzazioni che gestiscono gli attuali siti dei lager e che ne curano i musei[5].
L'associazione pubblica la rivista Triangolo Rosso (che prende nome dal simbolo indossato dai prigionieri politici, appunto un triangolo rosso).
Lo stemma identificativo dell’associazione è un triangolo rosso con le lettere “IT” in bianco; lo stemma riprende le forme del contrassegno identificativo che veniva cucito sugli indumenti dei deportati politici italiani. Durante gli eventi i membri dell’associazione indossano un fazzoletto a truce blu con il triangolo rosso in mezzo[6]. L’associazione celebra come festa associativa il 5 maggio, che è il giorno in cui l’esercito statunitense entra nel campo nazista di Mauthausen, ultimo ad essere liberato.
I soci nel 2016 sono 2382[4].