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Atago (incrociatore)
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L'Atago (愛宕?) è stato un incrociatore pesante della Marina imperiale giapponese, seconda unità appartenente alla classe Takao e così chiamato in onore della montagna omonima che si eleva vicino alla città di Kyoto (isola di Honshū).[1] Fu varato dal cantiere di Kure nel giugno 1930.
Atago | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore pesante |
Classe | Takao |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1927 |
Cantiere | Kure |
Impostazione | 28 aprile 1927 |
Varo | 16 giugno 1930 |
Completamento | 30 marzo 1932 |
Radiazione | 20 dicembre 1944 |
Destino finale | Silurato il 23 ottobre 1944 durante la battaglia del Golfo di Leyte |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 12 781 t A pieno carico: 15 490 t |
Lunghezza | 203,76 m |
Larghezza | 18,03 m |
Pescaggio | 6,11 m |
Propulsione | 12 caldaie Kanpon e 4 turbine a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (130 000 shp) |
Velocità | 35,5 nodi (67,6 km/h) |
Autonomia | 7 000 miglia a 14 nodi (12 900 chilometri a 26,6 km/h) |
Equipaggio | 773 |
Armamento | |
Armamento |
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Corazzatura |
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Mezzi aerei | 3 idrovolanti (modello variabile) |
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Con gli altri tre esemplari della classe formò la 4ª Divisione incrociatori e negli anni trenta operò sia nelle acque nazionali, sia in quelle cinesi. All'inizio delle ostilità nel Pacifico fu aggregato alla 2ª Flotta del viceammiraglio Nobutake Kondō e coprì gli sbarchi in Malesia e nelle Filippine; fu quindi coinvolto in un'operazione di rastrellamento delle acque a sud di Giava nel marzo 1942. In giugno, dopo revisione e potenziamento della dotazione contraerea, seguì la flotta nel corso della battaglia delle Midway, nella quale non ebbe alcun ruolo, e poi a Truk in seguito allo sbarco statunitense su Guadalcanal. Durante la sfibrante campagna, fu presente agli scontri aeronavali di fine agosto e poi alla battaglia delle isole Santa Cruz (25-26 ottobre), quindi fu coinvolto nell'evacuazione finale del gennaio 1943. Per gran parte dell'anno non partecipò ad alcuna operazione degna di nota e solo in novembre fu mobilitato con il resto della 4ª Divisione per intervenire al largo dell'isola di Bougainville: il 5 novembre, mentre si trovava a Rabaul, fu quasi colpito da tre bombe nel corso di un'improvvisa incursione aerea statunitense e dovette rientrare in Giappone per le riparazioni indispensabili.
Nel gennaio 1944 rientrò in servizio e spese la prima metà dell'anno in esercitazioni tra le Filippine e Singapore. Aggregato alla 1ª Flotta mobile del viceammiraglio Jisaburō Ozawa, partecipò marginalmente alla battaglia del Mare delle Filippine, risoltasi con una grave sconfitta strategica giapponese. Tornò dunque alla dipendenze della 2ª Flotta e rimase alle isole Lingga nei mesi seguenti. A metà ottobre si spostò a Brunei poiché coinvolto nel complesso attacco di superficie organizzato dall'ammiraglio Soemu Toyoda per distruggere le forze anfibie statunitensi nel Golfo di Leyte. Il mattino presto del 23 ottobre, però, rimase vittima del sommergibile USS Darter, che lo colpì con quattro siluri. L'Atago fu squarciato e affondò molto rapidamente a ovest dell'isola di Palawan, tuttavia gran parte dell'equipaggio fu salvato, compreso il comandante.