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Ateshgah di Baku
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L'Ateshgah di Baku (in persiano آتشگاه, Ātashgāh, in azero Atəşgah), spesso chiamato Tempio del fuoco di Baku, è un tempio religioso simile a un castello che si trova a Surakhani, un sobborgo di Baku, in Azerbaigian.
Ateshgah di Baku | |
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Stile | Scuola architettonica di Shirvan-Apsheron |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Mappa di localizzazione | |
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Basato su iscrizioni persiane e indiane, il tempio era usato come luogo di culto indù, sikh, e zoroastriano. "Ātash" (آتش) è la parola persiana per fuoco.[1] Il complesso pentagonale, che presenta un cortile circondato da celle per i monaci e al centro un altare-tetrauco, fu costruito tra il XVII e il XVIII secolo. Fu abbandonato alla fine del XIX secolo, probabilmente a causa della diminuzione della popolazione indiana nell'area. La fiamma eterna naturale si è spenta nel 1969, dopo quasi un secolo di sfruttamento del petrolio e del gas della zona, ma è adesso accesa dai gasdotti della vicina città.[2]
L'Ateshgah di Baku era un centro di pellegrinaggio e filosofico degli zoroastriani del subcontinente indiano nordoccidentale che erano coinvolti nel commercio con l'area del Caspio attraverso la famosa "Grand Trunk Road". I quattro elementi sacri della loro fede erano: ateshi (fuoco), badi (aria), abi (acqua) e heki (terra). Il tempio cessò di essere un luogo di culto dopo il 1883 con l'installazione degli impianti petroliferi industriali a Surakhany. Il complesso è stato trasformato in un museo nel 1975. Il numero annuale di visitatori del museo è sui 15.000.
Il Tempio del Fuoco "Ateshgah" è stato nominato per la lista dei siti del patrimonio mondiale, UNESCO nel 1998 dall'architetto Gulnara Mehmandarova.[3] Il 19 dicembre 2007 è stata dichiarata riserva storico-architettonica statale con decreto del Presidente dell'Azerbaigian.[4]