Loading AI tools
girl group svedese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le Bubbles erano un girl group svedese attivo fra il 1998 e il 2010 e formato da Caroline Ljungström, Hannah Steffenburg, Yenny Andersén, Patricia Joxelius e Sandra Joxelius.
Bubbles | |
---|---|
Paese d'origine | Svezia |
Genere | Bubblegum pop Dance |
Periodo di attività musicale | 1998 – 2010 |
Etichetta | Roadrunner Arcade Music, Heart Attack Records |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 3 |
Opere audiovisive | 1 |
Sito ufficiale | |
Le cinque componenti delle Bubbles si sono conosciute fra il 1998 e il 1999 mentre frequentavano la stessa scuola di danza. La loro insegnante, Josefine Sundström, già membro del girl group Ai, le ha presentate ai produttori musicali John Ballard e Alban Herlitz, portandole a firmare il loro primo contratto con la Roadrunner Arcade Music.
Il singolo di debutto delle Bubbles, Happy Girl, è uscito nella primavera del 2000 e ha ottenuto successo internazionale, raggiungendo il 6º posto nella classifica svedese[1] e l'8º in quella norvegese,[2] oltre a piazzarsi in classifica in Francia[3] e nei Paesi Bassi.[4] Ancora più fortunato è stato il singolo successivo, Rock the World, che ha conquistato il 2º posto in madrepatria.[5] Entrambi i singoli sono stati certificati disco d'oro in Svezia con oltre 15 000 copie vendute ciascuno.[6] Sono inclusi nell'album di debutto delle Bubbles, Rock the World, con il quale hanno raggiunto il 17º posto in classifica in Belgio,[7] il 20º in Svezia[8] e il 26º nei Paesi Bassi,[9] dove è certificato disco d'oro con più di 40 000 copie vendute.[10]
Nel 2001 hanno vinto il programma Bara barn-galan con il loro unico singolo cantato in lingua svedese, Regnbågens barn,[11] che è diventato la loro terza top ten in classifica[12] nonché il loro terzo disco d'oro.[13]
Il secondo album delle Bubbles, Inbetween, è uscito nel 2002 e ha ottenuto meno successo del precedente. All'inizio del 2003 il gruppo ha partecipato a Melodifestivalen, il programma di selezione del rappresentante svedese all'Eurovision Song Contest, arrivando in finale e piazzandosi none con l'inedito TKO (Knock You Out).[14] Il loro terzo album, Bless, è uscito nello stesso anno e ha conquistato il 18º posto nella classifica svedese.[15] Le Bubbles hanno ritentato Melodifestivalen l'anno seguente con Blow the Spot, senza però qualificarsi per la finale.[16]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.