Campo de' fiori (film)
film del 1943 diretto da Mario Bonnard / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Campo de' fiori è un film del 1943 diretto da Mario Bonnard.
Campo de' fiori | |
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Anna Magnani e Aldo Fabrizi in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1943 |
Durata | 95 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | commedia |
Regia | Mario Bonnard |
Soggetto | Marino Girolami |
Sceneggiatura | Mario Bonnard, Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Tullio Pinelli |
Produttore | Giuseppe Amato |
Casa di produzione | Cines |
Distribuzione in italiano | E.N.I.C. |
Fotografia | Giuseppe La Torre |
Montaggio | Gino Talamo |
Musiche | Giulio Bonnard |
Scenografia | Giovanni Sarazani |
Trucco | Giuseppe Annunziata |
Interpreti e personaggi | |
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La pellicola, girata nei primi mesi del 1943 e uscita nelle sale cinematografiche nel giugno dello stesso anno, fa parte della trilogia comprendente Avanti c'è posto... e L'ultima carrozzella, dove Aldo Fabrizi interpreta personaggi del popolo come il tranviere, il vetturino e, qui, il pescivendolo.
Il film non fu girato in studio ma in luoghi reali e popolari com'era già accaduto brevemente in alcuni film girati a Milano nei primi anni Trenta (Gli uomini, che mascalzoni..., Giallo, Tempo massimo).[1]
L'uso di set naturali come la piazza, l'appartamento da scapolo di Fabrizi, la bottega di barbiere di Peppino de Filippo, e l'utilizzo di attori spontanei, provenienti dall'avanspettacolo come Anna Magnani, tutto questo è stato ritenuto dalla critica come un segno di un primo emergere del realismo cinematografico.[1]
L'uso dell'intercalare romano poi, meno dialettale delle altre parlate, comincia ad evidenziare nel cinema la regionalità linguistica divenuta in seguito caratteristica fissa dei film della commedia all'italiana.[1]
Protagonista del film è anche la bella piazza di Campo de' Fiori, nei decenni divenuto luogo di vita notturna,[2] che ai tempi in cui fu girato il film era frequentata da una varia umanità di piazzaroli, vivo esempio dello spirito popolare romanesco.
Le grida dei venditori che esaltavano la loro merce e i battibecchi con gli acquirenti che ne mettevano in dubbio la freschezza, resi magnificamente da Anna Magnani, fanno da sottofondo sonoro alla storia.