Cencrea
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Cencrea[1] è un modesto[2] insediamento costiero incluso nel comune di Corinto, nella prefettura di Corinzia. Più significativo il suo rilievo storico e archeologico: situata circa 7 km a sud-ovest di Corinto e affacciata sul golfo Saronico, la città di Cencrea fu infatti, durante il periodo classico, uno dei due porti marittimi della polis dorica ed uno dei più importanti scali commerciali greci. Dal porto di Cencrea (Κεγχρειά) partivano le rotte commerciali verso il Mar Egeo, mentre dal porto di Lecheo (Λέχαιον), nel golfo di Corinto, quelle verso le colonie di Corinto in Magna Grecia. I due porti alloggiavano, inoltre, la flotta militare della città-stato peloponnesiaca.
Cencrea Κεγχρειά / Κεγχρέαι / Cenchreae | |
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I resti del complesso monumentale ritenuto corrispondente al tempio di Afrodite, Asclepio e Iside. | |
Civiltà | greca, romana |
Utilizzo | porto marittimo |
Epoca | dalla fine del VI secolo a.C. al IV-V secolo |
Localizzazione | |
Stato | Grecia |
Scavi | |
Date scavi | 1962-1969 e successivi |
Organizzazione | American School of Classical Studies |
Archeologo | Robert Scranton |
Mappa di localizzazione | |
A seguito della rifondazione di Corinto come colonia romana nel 44 a.C.[3], il centro portuale conobbe, almeno fino al IV secolo, un periodo di rinascita e rinnovato splendore come attestato dalle scoperte archeologiche effettuate nella seconda metà del XX secolo.
La cittadina ospitò, assieme a Corinto, una delle prime comunità cristiane. Viene, infatti, citata da Paolo di Tarso nella Lettera ai Romani[4] in cui l'apostolo rivolge i suoi saluti a Febe, diaconessa della chiesa di Cencrea; un riferimento che permette di datarne la costituzione tra il 50 e il 58[5].
Cencrea è anche il nome di una fonte situata tra Argo e Tegea citata da Eschilo in Prometeo incatenato v. 676.