Dieta dimagrante
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La dieta dimagrante è un regime alimentare ipocalorico o restrittivo atto a produrre una riduzione di peso corporeo nella persona che lo segue.
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È opportuno che sia consigliata e studiata caso per caso da un dietista qualificato, in realtà in molti casi è scelta in modo arbitrario da individui che ritengono necessario ridurre il proprio peso, in genere per corrispondere ad un determinato canone estetico. Intraprendere una dieta dimagrante senza sottoporsi ad uno stretto controllo medico può comportare rischi per la salute e danni permanenti. Secondo Altroconsumo nel 2009 erano oltre 300.000 i siti web italiani a proporre modelli alimentari e "diete" senza alcuna competenza medica, istigando all'anoressia nervosa o alla bulimia.[1] Decine di riviste, soprattutto femminili, propongono i più svariati metodi per dimagrire riportando spesso informazioni errate e consigli pericolosi[2], e generando l'errata convinzione che non sia necessaria la consulenza di un dietologo qualificato.
Le diete dimagranti si basano generalmente su un regime ipocalorico, inteso a ridurre l'apporto di calorie coi cibi, generalmente privilegiando gli alimenti meno ricchi in nutrienti calorici come i lipidi e gli zuccheri. Molte diete inoltre si basano su una generale riduzione dell'assunzione di cibo, indipendentemente dal tipo di alimento. Diversamente, le diete dimagranti chetogeniche non limitano la quantità di calorie introdotte col cibo, ma si basano sulla forte riduzione dei carboidrati assunti e sull'indice glicemico degli alimenti scelti.[3]
I dietisti ritengono che per controllare il peso corporeo l'adozione di un regime alimentare controllato non è sufficiente: è necessario anche svolgere attività fisica regolare (come ad esempio praticare una qualche attività sportiva).
Oltre al conteggio delle calorie, la dietologia clinica tiene conto della corretta sequenza di assunzione dei cibi, e di alcuni microelementi a bassissimo contenuto di calorie, necessari per un corretto metabolismo.
Sono determinanti l'apporto di vitamine del gruppo B necessarie per il metabolismo di glucosio e carboidrati, e un corretto equilibrio ormonale:
- insulina-glucagone e in particolare evitare l'insulinoresistenza;
- normali livelli di ormone cortisolo, melatonina per il ciclo sonno-veglia, adiponectina negli adipociti;
- controllo dell'acidosi e Sindrome metabolica: indice glicemico dei cibi, che impattano sulla perdita di massa magra e muscolare e sulla sintesi dell'ormone della crescita;
- proteina Foxa2, attiva a digiuno, che regola l'espressione di due neuropeptidi: L'MCH (melanin-concentrating hormone) e l'orexina, che a livello ipotalamico regolano l'appetito e la voglia di muoversi;
- ipoassia: bssa concentrazione di ossigeno nel sangue, che si unisce con grassi e carboidrati, e in seconda istanza, con le proteine, ed è indispensabile per il loro metabolismo.
A ciò si aggiunge la ritenzione idrica causata da squilibri della pompa sodio-potassio intorno alle cellule, oppure da acido lattico.