giurista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dino Rosoni (o Rossoni), detto Dino del Mugello o Dino Morsello, in latino Dinus de Rossonis o Mugellanus (Firenze, 1253circa[1] – Bologna, 1303circa) è stato un giuristaitaliano.
Fu lettore di diritto nelle scuole del comune di Pistoia[2] per 5 anni dal 1279 al 1283 poi nel 1284 fu ordinato professore di diritto civile a Bologna[3]; a Pistoia ebbe come allievo un giovanissimo Cino da Pistoia.
Proprio per la sua fama di civilista, Bonifacio VIII, l'anno successivo, lo chiamò a Roma "abbisognandogli di avere il servigio di uomo che fosse specialmente perito di una tale dottrina, avvegnaché si volesse dal pontefice, per quelle regole, trasfondere nella pratica e nell'uso del fóro ecclesiastico, i principii di ragione già scritti nel diritto romano"[5].
A Roma, insieme a Guglielmо di Mandagutvescovo di Embrun, Berengario Fredoli vescovo di Béziers e Riccardo Petroni vescovo di Siena, partecipò alla compilazione del Sesto libro delle Decretali, una raccolta di decreti dei Concili generali sotto Innocenzo IV, Gregorio X, e di altri pontefici da Gregorio IX fino allo stesso Bonifacio VIII[6]. Tutti i membri della commissione furono poi elevati al rango di cardinale. Tutti meno che Dino, seppure ci avesse sperato, e per questo si era anche separato dalla moglie Bice facendola entrare in convento[7].
«Dino rimaso ingannato della speranza sua, nientedimeno di molti doni beneficato, si tornò tutto sdegnoso, ed essendo e nell'animo e per lo cammino affaticato, di notte assalito da una gran sete, della quale fortemente ardeva, levandosi del letto dell'oste, tuffò il capo in una secchia d'acqua, e così di morte non più udita, la mattina seguente fu trovato da circostanti col capo nella secchia rinchiuso essere spirato.»