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La diocesi di Raso (in latino: Dioecesis Rhasensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Raso Sede vescovile titolare Dioecesis Rhasensis Patriarcato di Costantinopoli | |
---|---|
Chiesa del monastero di Sopoćani (XII secolo) | |
Vescovo titolare | Braulio Sáez García, O.C.D. |
Istituita | 1933 |
Stato | Serbia |
Diocesi soppressa di Raso | |
Suffraganea di | Acrida |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Raso, corrispondente all'odierna città di Stari Ras in Serbia, è un'antica sede vescovile dalle origini incerte, forse eretta con l'instaurarsi del primo impero bulgaro nei Balcani occidentali.
La diocesi appare per la prima volta nella decisione di Basilio II del marzo 1020, con la quale l'imperatore definiva ulteriormente l'estensione e la giurisdizione dell'arcidiocesi di Acrida, di cui Raso diventava una delle suffraganee.[1] La provincia ecclesiastica di Acrida fu in questa occasione sottomessa al patriarcato di Costantinopoli e ne seguì la sorte con l'insorgere del cosiddetto scisma d'Oriente nel 1054.
Dal 1933 Raso è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dall'11 settembre 2003 il vescovo titolare è Braulio Sáez García, O.C.D., già vescovo ausiliare di Santa Cruz de la Sierra.
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