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Dragon Ball Super

serie anime e manga Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Dragon Ball Super
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Dragon Ball Super (ドラゴンボール(スーパー)?, Doragon Bōru Sūpā) è una serie televisiva anime prodotta da Toei Animation per la regia di Kimitoshi Chioka, Morio Hatano, Kohei Hatano, Tatsuya Nagamine e di Ryōta Nakamura. L'opera è stata trasmessa in Giappone dal 5 luglio 2015 al 25 marzo 2018 su Fuji TV. Si tratta della prima serie televisiva inedita di Dragon Ball prodotta dopo quasi 20 anni (l’ultima era stata Dragon Ball GT, terminata nel 1997), la quinta in totale. In Italia i diritti sono stati acquistati da Mediaset, che ha trasmesso la serie su Italia 1 dal 23 dicembre 2016 al 29 settembre 2019.

Fatti in breve ドラゴンボール超 (Doragon Bōru Sūpā), Genere ...

La serie narra le vicende accadute dopo la battaglia contro Majin Bu e comprende i dieci anni seguenti fino alla fine di Dragon Ball Z, andando a posizionarsi dunque tra il 288º e il 289º episodio di quest'ultima. Essa inizia come un remake dei film d'animazione Dragon Ball Z - La battaglia degli dei e Dragon Ball Z - La resurrezione di 'F', per poi procedere a raccontare storie originali.

L'adattamento manga è disegnato da Toyotarō e ideato da Akira Toriyama, e viene pubblicato sulla rivista mensile V Jump di Shūeisha dal 20 giugno 2015. La casa editrice Star Comics ha iniziato il 26 aprile 2017 la pubblicazione dell'edizione italiana del fumetto[3]. Il 14 dicembre 2018 è uscito il primo film della serie, intitolato Dragon Ball Super - Broly. Un secondo lungometraggio animato, Dragon Ball Super - Super Hero, è uscito l'11 giugno 2022[4].

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Trama

Riepilogo
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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Dragon Ball Super.

Qualche tempo dopo la sconfitta di Majin Bu la Terra vive un periodo di pace, ma Goku e Vegeta continuano ad allenarsi nonostante il dissenso delle rispettive mogli. Nel frattempo il Dio della distruzione Beerus si risveglia dopo trentanove anni di sonno e, insieme al suo angelo e maestro Whis, si reca alla ricerca del Super Saiyan God, il guerriero definitivo che gli è apparso in un sogno profetico. Egli infatti, quando arriva sul pianeta di Re Kaioh, sconfigge facilmente Goku trasformato in Super Saiyan 3 e quando arriva sulla Terra la stessa sorte tocca anche a Majin Bu, Piccolo, Tenshinhan, Gotenks, Gohan e Vegeta. Prima che possa distruggere la Terra Goku chiede al Dio della distruzione di aspettare ancora un po', così il Saiyan evoca il drago Shenlong per chiedere informazioni riguardo al Super Saiyan God, che si rivela essere un guerriero formidabile richiamabile riunendo in un Saiyan puro di cuore lo spirito di altri cinque Saiyan. Goku, una volta completato il rituale e raggiunto tale stadio, affronta Beerus, abituandosi man mano alla sua nuova forma, ma nonostante ciò non riesce a sconfiggere il dio, il quale tuttavia, soddisfatto della sfida, decide di risparmiare la Terra, fingendo di addormentarsi e ritornando a casa insieme al suo angelo.

Intanto, Sorbet utilizza le sfere del drago della Terra sottratte a Pilaf e la sua banda per resuscitare il malvagio imperatore Freezer, in cerca di vendetta nei confronti di Goku e di Trunks del futuro che lo avevano precedentemente sconfitto. Dopo quattro lunghi mesi di allenamento intensivo Freezer si dirige verso la Terra con mille soldati, ai quali si oppongono cinque guerrieri: Crilin, Gohan, Piccolo, Muten e Gotenks. Dal momento che Goku e Vegeta si trovano sul lontano pianeta di Beerus i Guerrieri Z sono in balia del perfido Freezer. Goku non riesce a individuare nessuna aura per potere usare il teletrasporto, così i guerrieri innalzano il loro livello di potenza per permettere a Goku e Vegeta di teletrasportarsi sulla Terra. Freezer si evolve nella sua forma dorata e testa il potere di Goku. Su richiesta di Vegeta, spazientito dall'attesa di dovere combattere, Goku e Freezer si affrontano al massimo della propria forza, trasformandosi rispettivamente in Super Saiyan blu e in Golden Freezer. Dopo un iniziale dominio di Freezer la potenza dello stesso diminuisce progressivamente e Goku riesce a superarlo, venendo però abbattuto da un raggio laser di Sorbet. Vegeta entra dunque in scena anche trasformato nel Super Saiyan blu e abbatte facilmente Freezer, ma nonostante la sua superiorità Freezer distrugge comunque la Terra attraverso la sua tecnica finale, la Supernova, e solo l'abilità di Whis di tornare indietro nel tempo permette a Goku di scaraventare una Kamehameha contro Freezer, rispedendolo all'inferno.

Una volta eliminata la minaccia dal Sesto Universo compaiono il Dio della distruzione Champa, fratello di Beerus, e la sua assistente Vados, sorella di Whis, i quali indicono un torneo di arti marziali tra i cinque guerrieri più forti del loro e del Settimo Universo, con in palio il pianeta Terra del Settimo e la possibilità di usare le super sfere del drago in possesso degli Dei per esprimere un desiderio. Beerus accoglie nella sua squadra Goku, Vegeta, Piccolo, Majin Bu e Monaka, che Beerus presenta come il più forte del Settimo Universo, ma che in realtà è un semplice fattorino ingaggiato da Beerus per motivare Goku e Vegeta. Gli incontri si disputano sul Pianeta senza nome. La squadra del Sesto Universo è composta da Botamo, da Frost (una controparte di Freezer) dal metalman Magetta, dal Saiyan Cabba e dal sicario leggendario Hit. Dopo molte difficoltà i guerrieri del Settimo Universo riportano la vittoria finale e Beerus vince la scommessa che aveva fatto con il fratello, salvando la Terra dal pericolo della distruzione, ma nel frattempo, insieme a Whis e tutti gli altri presenti, chiedono a Super Shenron, Dio di tutti i draghi evocato con le super sfere del drago, di riportare in vita la Terra del Sesto Universo che era andata distrutta in passato, facendo così un favore al fratello Champa.

Dal futuro giunge Trunks adulto, il quale è inseguito e minacciato da Black Goku, un personaggio con le sembianze di Goku che può viaggiare nel tempo grazie all'anello del tempo. Scoperto che gli anelli del tempo sono custoditi da Gowasu, Kaiohshin del Decimo Universo, Beerus e Whis si dirigono da lui per raccogliere informazioni su Black Goku, e qui scoprono che il nemico ha un'aura simile a quella dell'assistente di Gowasu, Zamasu, il quale viene disintegrato attraverso l'Hakai da Beerus. Quando tuttavia Goku, Vegeta e Trunks si recano nel futuro per sconfiggere Black Goku, trovano ad attenderli anche lo Zamasu del futuro. Black rivela il suo piano "Zero Mortali" e rivela anche di essere lo Zamasu della linea temporale di Goku e Vegeta e di essere in grado di trasformarsi nel Super Saiyan Rosé (quando una divinità nel corpo di un Saiyan supera il limite del Super Saiyan God, raggiunge lo stadio del Super Saiyan Rosé), mentre Zamasu, reso immortale dalle super sfere del drago, dichiara di avere ucciso gli Dei della linea temporale di Trunks del futuro. Goku e Vegeta, sconfitti, tornano nel presente per allenarsi, ma quando affrontano nuovamente Black e Zamasu i due nemici si fondono con i potara creando una creatura ancora più potente: Zamasu fuso. Anche Goku e Vegeta fanno ricorso alla fusione, dando vita a Vegeth, che riesce a fronteggiare Zamasu. La fusione dei Saiyan però termina immediatamente, poiché il Super Saiyan blu consuma troppa energia. Trunks riesce tuttavia a tagliare a metà Zamasu grazie a una spada formata dall'energia di tutti gli esseri viventi del pianeta sopravvissuti. Zamasu sembra sconfitto, tuttavia egli abbandona la sua forma fisica e si diffonde come un'essenza maligna in tutto l'universo del futuro. Zamasu distrugge ogni cosa: sulla Terra non c'è più nessuno a parte Goku, Vegeta, Bulma, Trunks e Mai. La nuova forma di Zamasu sembra invulnerabile, tuttavia Goku, grazie al pulsante datogli dal sommo Zeno precedentemente, riesce a richiamarlo e lo convince a distruggere Zamasu, ma Zeno fraintendendo la richiesta distrugge anche tutto l'universo del futuro. In seguito, tornati nel presente, Whis rivela che esiste la possibilità di salvare il futuro e Trunks decide di percorrere questa strada mentre Goku porta lo Zeno del futuro al palazzo dello Zeno del presente, affinché i due facciano amicizia.

Goku, annoiato, chiede ai due Zeno di organizzare un torneo di arti marziali contro tutti gli altri universi. I due accettano e danno inizio al Torneo del Potere, a cui prendono parte otto universi. Gli universi perdenti verranno completamente cancellati, mentre l'universo vincitore verrà risparmiato e il combattente più meritevole potrà esaudire un desiderio con le super sfere del drago. Ogni universo comincia allora a reclutare una squadra di dieci combattenti. Goku per rappresentare il suo universo recluta Gohan, Vegeta, Piccolo, Crilin, C-18, C-17, Muten, Tenshinhan e Majin Bu. Quest'ultimo a poche ore dall'inizio del torneo cade in letargo, così Goku decide di sostituirlo con Freezer facendolo resuscitare per ventiquattro ore. La minaccia più pericolosa durante il torneo è rappresentata da Jiren il Grigio, il guerriero più forte dell'Undicesimo universo, che ha la fama di avere un potere persino superiore a quello di un Dio della distruzione. Al Torneo del Potere i combattenti vengono eliminati con il proseguire delle battaglie e ogni volta che la squadra di un universo perde tutti i suoi lottatori Zeno lo cancella insieme ai suoi combattenti e le loro divinità: vengono così distrutti il Nono, il Decimo, il Sesto, il Secondo, il Quarto, il Terzo e infine l'Undicesimo. Goku sblocca l'Ultra Istinto e riesce ad avere la meglio su Jiren, ma il suo potere inizia a pesare e crea gravi danni a Goku, finché la trasformazione svanisce. Con l'aiuto di Freezer riesce a riprendersi e a buttare fuori dal ring Jiren, e C-17, che era nascosto sul campo, vince come premio le super sfere del drago chiedendo a Super Shenlong di ripristinare gli universi distrutti da Zeno, riportando in vita i loro abitanti e le loro divinità, mentre Whis riporta permanentemente in vita Freezer su richiesta di Beerus per premiarlo del suo contributo alla vittoria. Dopo il termine del Torneo del Potere tutti ritornano alle proprie vite, pronti a combattere in caso la Terra subisca altre minacce.

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Personaggi

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Dragon Ball e Personaggi di Dragon Ball Super.
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I personaggi di Dragon Ball Super nella prima sigla d'apertura

Gran parte dei protagonisti delle precedenti serie sono ricomparsi anche in Dragon Ball Super. Alcuni personaggi, come Beerus e Whis, sono ripresi dai due film d'animazione La battaglia degli dei e La resurrezione di 'F', mentre Jaco, il poliziotto galattico, è stato introdotto per la prima volta nel manga di Toriyama Jaco the Galactic Patrolman. Tra i nuovi personaggi introdotti nella serie vi sono Champa, Vados, Zamasu, Jiren, Zeno, il Gran sacerdote e i vari guerrieri, Dei della distruzione e Angeli degli altri universi.

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Produzione

Riepilogo
Prospettiva

Dragon Ball Super è un anime ispirato al manga Dragon Ball, prodotto diciotto anni dopo la fine della trasmissione della precedente serie, Dragon Ball GT, conclusasi nel 1997. Anziché continuare la storia narrata in GT, Super si colloca cronologicamente nei dieci anni di buio posti tra il 517º e il 518º capitolo del manga, e tra il 288º e il 289º episodio della serie Dragon Ball Z.

Akira Toriyama, autore del manga originale, è responsabile del soggetto generale e del character design di base del nuovo anime, che è diretto da Kimitoshi Chioka (fino all'episodio 46)[5], che già aveva collaborato allo storyboard de La battaglia degli dei, da Morio Hatano (quest'ultimo affianca Chioka dal 33º episodio in poi), in seguito da Kohei Hatano (che affianca Morio Hatano dal 68º episodio), infine i due Hatano vengono sostituiti da Tatsuya Nagamine (che già aveva collaborato come assistente alla regia nella serie GT e nel film Il cammino dell'eroe, oltre che alle sigle del primo Dragon Ball Kai) e da Ryōta Nakamura (regista già di alcuni episodi di Super) a partire dall'episodio 77[6], dal quale insieme alla nuova sigla d'apertura sono apportati alcuni cambiamenti stilistici nella palette dei colori.

Il character design e la supervisione all'animazione di Super è a opera del veterano Tadayoshi Yamamuro, che già in passato aveva lavorato alle animazioni di diversi episodi dei vecchi anime della serie, oltre che su gran parte dei film dell'epoca, e infine come capo-animatore e character designer principale de La battaglia degli dei e La resurrezione di F, e di tutti gli speciali e OAV di Dragon Ball dal 2008 in poi[7]. Il produttore di Toei Animation, Atsushi Kido, aveva già lavorato su Dragon Ball Z per un breve periodo durante l'arco di Freezer, mentre il produttore di Fuji TV Osamu Nozaki ha affermato di essere un fan della serie fin dall'infanzia[8].

La colonna sonora è composta da Norihito Sumitomo che già aveva creato le musiche per i recenti film e per l'ultima parte di Dragon Ball Kai. Le sigle di apertura sono: Chōzetsu☆Dynamic! (超絶☆ダイナミック!?, Chōzetsu Dainamikku) di Kazuya Yoshii dei The Yellow Monkey (episodi 1-76); Genkai Toppa×Survivor (限界突破×サバイバー?, Genkai Toppa Sabaibā) di Kiyoshi Hikawa (episodi 77-131). Le sigle finali sono: Hello Hello Hello (ハローハローハロー?, Harō Harō Harō) dei Good Morning America (episodi 1-12); Starring Star (スターリングスター?, Sutāringu Sutā) dei KEYTALK (episodi 13-25); Usubeni (薄紅?) dei Lacco Tower (episodi 26-36); Forever Dreaming dei Czecho No Republic (episodi 37-49); Yoka Yoka Dance dei Batten Shōjo-Tai (episodi 50-59); Chao Han Music (炒飯MUSIC?, Chāhan Myūjikku) di Arukara (episodi 60-72); Aku no tenshi to seigi no akuma (悪の天使と正義の悪魔?) dei The Collectors (episodi 73-83); Boogie Back (井上実優 デビューシングル) di Miyu Inoue (episodi 84-96); Haruka dei Lacco Tower (episodi 97-108) e By a 70cm Square Window dei RottenGraffty (episodi 109-121) e Lagrima di Onepixcel (episodi 122-131)[9]. Il testo di Chōzetsu☆Dynamic! è stato scritto da Yukinojo Mori, già autore di numerose canzoni del franchise[10].

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Media

Riepilogo
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Anime

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Dragon Ball Super.

Il 14 giugno 2015 viene mostrato in anteprima un teaser trailer sulla nuova serie durante la messa in onda della puntata 157 di Dragon Ball Kai[11]. La serie va in onda ogni domenica mattina su Fuji TV dal 5 luglio 2015, in sostituzione di Dragon Ball Kai, nel contenitore Dream 9 insieme alla serie One Piece. La serie viene distribuita in patria per l'home video dal dicembre 2015.

L'anime è il seguito di Dragon Ball e Dragon Ball Z (anche se non riprende direttamente dalla fine di quest'ultimo, in quanto si pone cronologicamente durante i dieci anni che intercorrono tra la sconfitta di Majin Bu e l'ultimo Torneo Tenkaichi mostrato in Dragon Ball Z), ed è collegato all'universo animato, poiché fa non solo uso di sequenze tratte dallo Z (in versione restaurata della serie Kai), ma utilizza i personaggi di circostanza che erano stati aggiunti all'epoca solo per la serie animata dallo staff del Bird Studio (spesso con il contributo di Akira Toriyama[12]), quali Gregory, i discepoli di Mr. Satan (Karoni, Piroshiki e Piza), vengono riprese fisionomie e ambientazioni quali il Vegeta bambino con la capigliatura usata nell'anime e nello special TV Le origini del mito, Re Vegeta e la sua stanza reale, e menziona avvenimenti di circostanza che furono aggiunti, quali lo scambio dei corpi tra Bulma e il Capitano Ginew avvenuto su Namecc più l'arrivo di questi sulla Terra in forma di rana, e l'esperienza di Yamcha come giocatore di baseball.

In Italia i diritti sono stati acquistati da Mediaset e i primi 27 episodi della serie sono stati trasmessi su Italia 1 dal 23 dicembre 2016 all'8 gennaio 2017[13][14], mentre gli episodi dal 28 al 52 sono stati trasmessi dal 6 settembre al 10 ottobre 2017. Gli episodi dal 53 al 68 sono stati trasmessi dal 2 gennaio 2018 alle 14:35, e altri 8 episodi (due ogni sabato) dal 27 gennaio al 17 febbraio 2018. Dal 23 febbraio 2019 sono ripartiti gli episodi inediti con un nuovo pacchetto di episodi, dal 77 al 116, sempre su Italia 1, ogni sabato in seconda serata (tre o quattro episodi alla volta) fino al 25 maggio 2019. I restanti 15 episodi sono stati trasmessi su Italia 1 dal 7 al 29 settembre 2019 in prima tv ogni sabato e domenica tra le 9:00 e le 9:35 circa. La serie è stata poi trasmessa su Boing (in versione censurata delle scene più violente) e Cartoon Network dal 2018[15]. Dall'8 novembre 2017 la serie è distribuita da Yamato Video in DVD e Blu-ray Disc[16] col primo cofanetto che comprende il primo arco narrativo ripercorrendo il film Dragon Ball Z: La battaglia degli dei, ma la distribuzione è stata poi interrotta.

La serie Super è composta da diversi archi narrativi, i cui primi due sono i remake dei film d'animazione La battaglia degli dei e La resurrezione di 'F'. In mezzo a tali archi narrativi sono stati inseriti episodi filler o crossover come per esempio un episodio in cui Goku si scontra con Arale, protagonista di Dottor Slump & Arale, altra opera di Toriyama.

Nel 2018 è uscito il primo film targato Super, intitolato Dragon Ball Super - Broly, ambientato cronologicamente dopo i fatti dell'anime. Sebbene l'anime sia terminato, il manga sta proseguendo ed è proprio ambientato dopo gli eventi del film Broly.

Nel 2022 è uscito un secondo film intitolato Dragon Ball Super - Super Hero collocato cronologicamente un anno prima gli eventi dell'ultimo Torneo Tenkaichi visto nella serie Z.

Doppiaggio

Masako Nozawa ha ripreso i ruoli di Son Goku, Son Gohan e Son Goten[5]. Tutti i personaggi principali, antagonisti compresi, hanno le voci delle precedenti serie, eccetto quelli i cui doppiatori nel frattempo sono deceduti; in quel caso sono stati richiamati i doppiatori che li avevano sostituiti in Dragon Ball Kai, come ad esempio Hikaru Midorikawa su Tenshinhan, che sostituì Hirotaka Suzuoki, e di Unshō Ishizuka su Mr. Satan che sostituì Daisuke Gōri. Jōji Yanami, doppiatore giapponese di Re Kaioh, del padre di Bulma e voce narrante della serie, è stato temporaneamente sostituito durante la trasmissione della serie dal doppiatore Naoki Tatsuta (già voce di Olong) a partire dagli episodi 12 e 13, a causa di un infortunio che aveva già influito negativamente sulle prestazioni del doppiatore, soprattutto su Re Kaioh nelle puntate iniziali[17]. Il 16 novembre 2017 muore Hiromi Tsuru, voce di Bulma dal primo episodio della prima serie, a causa di un malore mentre era alla guida della sua auto: l'ultimo episodio da lei doppiato è il 128, trasmesso oltre quattro mesi dopo la sua morte, mentre a partire dall'episodio 129 Bulma è doppiata da Aya Hisakawa.

Il doppiaggio italiano della serie è stato nuovamente affidato allo studio Merak Film di Milano per conto di Mediaset (fino all'episodio 76), che aveva lavorato a tutte le serie precedenti di Dragon Ball. Dall'episodio 77 il doppiaggio è stato affidato alla LogoSound di Sesto San Giovanni (città metropolitana di Milano). Il precedente direttore del doppiaggio dell'anime Paolo Torrisi, deceduto nel 2005, viene sostituito da Graziano Galoforo. Come per l'edizione originale, anche nel doppiaggio italiano sono stati richiamati i doppiatori delle precedenti serie laddove è stato possibile. Tuttavia il cambiamento più importante è quello della voce del protagonista Goku, che a causa della morte di Paolo Torrisi è ora doppiato da Claudio Moneta. Poco prima dell'inizio del primo episodio, vi è stato un piccolo tributo a Torrisi. Infatti è stata trasmessa una scena di Dragon Ball Z in cui Goku scaglia un'Onda Energetica contro Majin Bu, seguita da una scena in cui Goku, con la nuova voce di Claudio Moneta, la scaglia contro Beerus. Tale tributo è stato pubblicato anche sulla pagina Facebook di Italia 1[18]. Tra i vari avvicendamenti al doppiaggio, da segnalare quello di Gianfranco Gamba (deceduto nel 2004), voce di Freezer, che viene sostituito da Federico Zanandrea; a partire dall'episodio 30 Piccolo viene doppiato da Luca Ghignone, dopo il ritiro dalle scene di Alberto Olivero (che l'ha doppiato fino all'episodio 27) per motivi di salute; infine, a metà dell'episodio 45, anche Trunks bambino cambia voce a causa della prematura scomparsa di Monica Bonetto, e viene ora doppiato da Patrizia Mottola. Inoltre, anche Kaiohshin dell'Est e Kibitoshin (quest'ultimo all'inizio della serie) cambiano voce: Giorgio Bonino, infatti, viene sostituito da Stefano Dalla Valle per Kaiohshin dell'Est e da Marco Benedetti per Kibitoshin (pur venendo in seguito assegnato a Dyspo, guerriero dell'Universo 11). A partire dal terzo pacchetto, la direzione del doppiaggio della serie è stata affidata a Claudio Moneta e Luca Sandri. L'adattamento dei dialoghi è stato effettuato da Alessandro Germano, Maria Pellegatta e Simone Lupinacci (ep. 1-52), Lydia Corbelli, Manuela Scaglione e Fabrizio Valezano (ep. 53-76), Ivo De Palma, Gianluca Iacono e Claudio Ridolfo (ep. 77-131).

La terminologia è rimasta invariata rispetto alle precedenti serie, tenendo i nomi modificati di alcuni personaggi (come Junior per Piccolo) e con la traduzione delle tecniche (per esempio Onda Energetica per indicare la Kamehameha, a eccezione del Galick Cannon di Vegeta). I dialoghi sono stati adattati in modo da glissare su argomenti di natura sessuale ed evitare riferimenti diretti al termine "dio", quest'ultimo sostituito con termini quali "signore", "entità superiore" o "essere supremo" (sebbene il termine "divinità" o l'aggettivo "divino" vengano pronunciati in alcune occasioni). Tuttavia non è presente, almeno nei primi due pacchetti, la censura dei termini quali "morte" o "uccidere" (mentre nel terzo vengono omessi e cambiati in "perdere la vita" ed "eliminare"), né la semplificazione culturale dei nomi giapponesi delle pietanze (come per esempio il takoyaki o i daifuku) e dei nuovi personaggi (fatta eccezione per il Gran Sacerdote, il quale viene rinominato Gran Consigliere).

Colonne sonore

La colonna sonora dell'anime è stata composta da Norihito Sumitomo ed è stata pubblicata in due CD il 24 e 28 febbraio 2018 dall'etichetta Nippon Colombia[19][20].

Manga

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Copertina del primo volume dell'edizione italiana

Dragon Ball Super ha ricevuto anche un adattamento manga, scritto e disegnato da Toyotarō sotto la supervisione di Akira Toriyama[21]. La produzione dell'opera risale al 2015, quando Toyotarō (che aveva già realizzato l'adattamento manga del film Dragon Ball Z - La resurrezione di 'F') venne scelto da Akira Toriyama in persona per curare la parte grafica anche dell'adattamento manga di Dragon Ball Super[22]. La serializzazione ha avuto inizio a partire dal numero del 22 giugno 2015 della rivista V Jump[23][24]. Il manga è stato annunciato al Lucca Comics 2016 per approdare in Italia nel 2017 ad opera della casa editrice Star Comics. La traduzione dei testi è curata da Michela Riminucci, con l'adattamento di Anna Giuliani e il lettering realizzato da Christian Biscaro.

Durante la produzione del manga Akira Toriyama e Toyotarō lavorano separatamente, senza mai avere un contatto diretto. Toriyama, infatti, si limita a realizzare degli appunti e delle idee in formato testo su cui Toyotarō sviluppa gli storyboard e, successivamente, le singole illustrazioni. Toyotarō non può discostarsi più di tanto dalla storia ideata da Toriyama, ma in compenso ha una libertà creativa piuttosto larga da un punto di vista grafico[22][25].

Inizialmente la pubblicazione del manga anticipava gli avvenimenti dell'anime, ma essendo una serializzazione mensile e pur sintetizzando molto il primo arco narrativo e saltando totalmente il secondo, alla fine la trasmissione dell'anime ha superato il manga. Questa condizione porta a riscontrare molte differenze tra il manga e l'anime, in quanto la serie animata, in più di un'occasione, ha scelto di non specificare o di omettere dei dettagli perché non segue le linee guida del manga. L'opera cartacea, dunque, essendo indietro e controllata da Toriyama e Toyotarō, tende sia a snellire la narrazione, eliminando parti superflue, e ad aggiungerne altre che facciano chiarezza sui buchi narrativi presenti nell'anime, in certi casi modificando anche alcuni avvenimenti che vengono narrati in maniera leggermente diversa tra le due opere. Per esempio, nel manga, al contrario dell'anime, viene specificato com'è nato il nome di "Super Saiyan blu" (suggerito da Whis) e il motivo dei capelli rosa nella trasformazione di Black Goku (il Super Saiyan Rosé, infatti, non è altro che la versione Super Saiyan God Super Saiyan di Black Goku)[26].

Volumi

Ulteriori informazioni Nº, Data di prima pubblicazione ...

Capitoli non ancora in formato tankōbon

Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.

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Accoglienza

Per tutta la trasmissione, la serie ha fatto molto discutere per la qualità dei disegni, decisamente scadenti e goffi rispetto quelli degli anni '90 e all'importanza del prodotto. Da sottolineare il clamoroso episodio 5, trasmesso in Giappone il 9 agosto 2015 su Fuji TV, che vedeva Goku combattere contro Beerus sul pianeta di Re Kaioh: diversi fan hanno riscontrato alcuni frame animati di bassissima qualità nelle parti di scontro (trattasi delle intercalazioni di scene animate in movimento), lamentandosi pertanto con Toei Animation e Fuji TV[76][77][78][79]. Le animazioni contestate dell'episodio 5 sono state in seguito corrette da Toei Animation per l'edizione DVD e Blu-ray Disc di Dragon Ball Super, pubblicata il 2 dicembre 2015 in Giappone[80]. Nel resto del mondo, tra cui in Italia, sono arrivate direttamente le versioni corrette dell'edizione Blu-ray, anche se nel corso degli episodi di tanto in tanto vi sono disegni di qualità altalenante anche bassa.

Nel volume celebrativo creato per i trenta anni della serie Dragon Ball Super History Book l'autore Akira Toriyama si lamenta a proposito della qualità dell'adattamento anime di Dragon Ball Super[81].

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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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