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60ª elezione presidenziale degli Stati Uniti d'America Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2024 si terranno il 5 novembre e saranno le 60e elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti. Il vincitore delle elezioni presterà giuramento come 47º Presidente degli Stati Uniti al Campidoglio di Washington il 20 gennaio 2025.
Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2024 | |||||||||||||||||||||
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Stato | Stati Uniti | ||||||||||||||||||||
Data | 5 novembre | ||||||||||||||||||||
Collegio elettorale | 538 elettori | ||||||||||||||||||||
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Elettori per stato federato | |||||||||||||||||||||
Presidente uscente | |||||||||||||||||||||
Joe Biden (Partito Democratico) | |||||||||||||||||||||
Si tratta della più importante delle elezioni negli Stati Uniti del 2024 e si terrà contemporaneamente alle elezioni per la Camera dei rappresentanti ed il Senato ed alle elezioni governatoriali.
La Vicepresidente uscente, la democratica Kamala Harris, ha ufficializzato la sua candidatura il 21 luglio 2024 e ha vinto la candidatura democratica il 2 agosto 2024[1]. Harris ha scelto come candidato alla vicepresidenza, il governatore del Minnesota Tim Walz. Kamala Harris è la seconda donna ad essere nominata da uno dei due partiti principali, dopo Hillary Clinton nel 2016. È inoltre la prima donna ad essere di origine afroamericana (la seconda persona in assoluto dopo Barack Obama nel 2008 e 2012) e la prima indoamericana.
Il repubblicano Donald Trump, predecessore del presidente uscente, il democratico Joe Biden, ha ufficializzato la sua ricandidatura per un secondo mandato non consecutivo il 15 novembre 2022[2], dopo aver perso contro Biden nel 2020. Trump è stato nominato durante la Convention Nazionale Repubblicana del 2024 insieme al suo candidato alla vicepresidenza, il senatore dell'Ohio J. D. Vance[3]. La campagna di Trump è stata criticata da esperti legali, storici e scienziati politici per l'uso di retorica violenta e dichiarazioni autoritarie[4][5][6][7]. Trump ha fatto un gran numero di affermazioni false e fuorvianti[8][9][10], ha promosso teorie del complotto[11][12], e ha continuato a ripetere le sue false affermazioni secondo cui le elezioni del 2020 sarebbero state truccate e gli sarebbero state sottratte, evento che ha portato all'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021[13]. Il Partito Repubblicano ha compiuto sforzi per ostacolare le elezioni presidenziali del 2024 come parte di un più ampio movimento di negazione dei risultati elettorali[10][14][15][16][17]. Nel 2023 e 2024, Trump è stato giudicato responsabile e colpevole in procedimenti civili e penali, rispettivamente, per aver stuprato la giornalista E. Jean Carroll[18][19] e l'anno successivo per aver diffamato quest'ultima[20], frode finanziaria e falsificazione di documenti aziendali. È stato condannato penalmente per 34 capi d'imputazione legati alla falsificazione di documenti aziendali, diventando il primo ex-presidente degli Stati Uniti ad essere dichiarato criminale[1][21].
Il presidente uscente Joe Biden ha inizialmente annunciato la sua ricandidatura il 25 aprile 2023, tuttavia il 21 luglio 2024 si è ritirato dalla corsa per la Casa Bianca, affermando di voler lasciare spazio a generazioni più giovani, annunciando il suo appoggio alla sua vice Kamala Harris.
Le elezioni presidenziali si terranno contemporaneamente alle elezioni per il Senato, la Camera dei Rappresentanti, governatoriali e parlamentarie statali. Le principali questioni di campagna elettorale sono il diritto all'aborto[22], il cambiamento climatico[23][24], la democrazia[25][26], l'economia, l'istruzione[27], la politica estera[28], l'assistenza sanitaria[29], i diritti LGBT[30], la sicurezza delle frontiere e l'immigrazione[31].
Durante la campagna elettorale ha fatto molto discutere il Project 2025 della Heritage Foundation, un programma politico di stampo conservatore e autoritario, associato all'Agenda 47 di Donald Trump.[32][33][34]
L'articolo 2 della Costituzione degli Stati Uniti d'America prevede che una persona che si voglia candidare alla presidenza debba sottostare a tre criteri: essere cittadino statunitense dalla nascita, avere almeno 35 anni di età e risiedere sul suolo statunitense da almeno 14 anni. Solitamente il candidato cerca di ottenere la nomina da uno dei principali partiti politici attraverso il procedimento delle elezioni primarie in cui gli iscritti ai singoli partiti giungono alla nomina del proprio candidato.
Nella maggior parte dei casi, le elezioni primarie sono delle elezioni indirette: gli iscritti di ogni partito eleggono una serie di "delegati" che si recheranno successivamente alla convention del proprio partito dove eleggeranno ufficialmente il proprio candidato alla presidenza e alla vice presidenza (il ticket), anche se quest'ultimo è spesso scelto direttamente dal candidato alla presidenza. Anche le elezioni presidenziali di novembre sono delle elezioni indirette: gli elettori nominano dei delegati (i grandi elettori), che successivamente si riuniranno nel Collegio elettorale ed eleggeranno direttamente il presidente e il vice presidente.
Trump è il primo presidente nella storia degli Stati Uniti ad essere stato sottoposto a impeachment due volte e il primo a candidarsi nuovamente dopo un impeachment. Trump è stato sottoposto a impeachment dalla Camera dei Rappresentanti la prima volta nel dicembre 2019 per abuso di potere e ostruzione al Congresso, a causa dei suoi tentativi di costringere il governo ucraino a fornire informazioni compromettenti sull'allora avversario politico Joe Biden e di diffondere disinformazione riguardo l'interferenza russa nelle elezioni statunitensi del 2016[35]. Il secondo impeachment di Trump da parte della Camera è avvenuto il 13 gennaio 2021 per incitamento all'insurrezione, in relazione al suo ruolo nell'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio. Poiché Trump non è stato sottoposto a impeachment dal Senato in entrambi i casi, può ricandidarsi alla presidenza nel 2024[36].
La Corte Suprema del Colorado[37], una Corte di Stato in Illinois[38] e il Segretario di Stato del Maine[39] hanno dichiarato Trump ineleggibile a ricoprire cariche pubbliche ai sensi della Sezione 3 del 14° Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, in virtù del suo ruolo nell'assalto al Campidoglio, e hanno tentato di rimuoverlo dalle schede elettorali[40]. Tuttavia, questi tentativi sono stati vani, poiché il 4 marzo 2024, la Corte suprema degli Stati Uniti d'America ha stabilito all'unanimità che gli stati federali non hanno l'autorità di determinare l'eligibilità per un'elezione nazionale ai sensi della Sezione 3.[41]
Rispetto alle precedenti tre elezioni, la ripartizione del numero dei grandi elettori all’interno dei vari Stati è cambiata per effetto del censimento del 2020. In particolare:
Questa nuova ripartizione rimarrà in vigore fino alle elezioni del 2028 comprese; nel 2032 gli elettori saranno nuovamente redistribuiti dopo il censimento del 2030[21].
Trump ha affermato falsamente episodi di frode elettorale nelle elezioni presidenziali del 2020 e, all'agosto 2024, continua a negarne i risultati[42][43]. Gli esperti di sicurezza elettorale ritengono che i funzionari che ancora negano la legittimità delle elezioni del 2020 potrebbero tentare di ostacolare il processo di voto o rifiutarsi di certificare i risultati del 2024[44]. Il New York Times ha riportato che "il Partito Repubblicano e i suoi alleati sono impegnati in una campagna legale senza precedenti, tentando di limitare il voto prima delle elezioni e preparando dispute legali nel caso in cui Trump perdesse[45]. In vista delle elezioni, il Partito Repubblicano ha avanzato false accuse di massicce votazioni da parte di immigrati senza cittadinanza statunitense, nel tentativo di delegittimare le elezioni in caso di sconfitta di Trump[46][47][48].
Queste affermazioni sono state fatte nell'ambito di sforzi più ampi del Partito Repubblicano di influenzare le elezioni presidenziali del 2024 e il movimento di negazione dei risultati elettorali. Trump ha continuato a diffondere la cosiddetta "grande menzogna" considerando le elezioni del 2020 "truccate" e ha previsto, senza fornire prove, che le elezioni del 2024 saranno anch'esse truccate contro di lui[49]. Trump e diversi esponenti repubblicani hanno dichiarato che non accetteranno i risultati delle elezioni del 2024 se li riterranno ingiusti.
Durante la campagna elettorale, Trump ha suggerito di "terminare" la Costituzione per invertire la sua sconfitta elettorale del 2020[50][51], ha affermato che sarebbe stato un dittatore solo al "primo giorno" della sua presidenza e non dopo[52][53][54], e ha promesso di utilizzare il Dipartimento della giustizia per perseguire i suoi nemici politici[55]. Inoltre, ha dichiarato di voler impiegare l'Insurrection Act del 1807 per schierare l'esercito nelle città e negli stati governati dai Democratici[56]
Queste affermazioni, congiuntamente ai suoi tentativi di rovesciare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020, insieme ai continui sforzi repubblicani per limitare il voto e le previsioni infondate di frode elettorale nelle elezioni del 2024[57], hanno sollevato preoccupazioni significative sullo stato della democrazia negli Stati Uniti[58][59][60][61].
Il 1° aprile 2024, il New York Times ha riportato che il governo cinese aveva creato falsi profili a sostegno di Trump sui social network, promuovendo teorie del complotto, alimentando divisioni interne e attaccando Joe Biden in vista delle elezioni[62]. Secondo esperti di disinformazione e agenzie di intelligence, la Russia ha diffuso disinformazione prima delle elezioni del 2024 per danneggiare i Democratici, sostenere candidati favorevoli all'isolazionismo e ridurre il supporto alla NATO e agli aiuti militari all'Ucraina[63][64].
L'8 agosto 2024, Microsoft ha riferito che l'Iran stesse tentando di influenzare le elezioni presidenziali e che un gruppo affiliato ai Pasdaran iraniani aveva violato l'email di un ex consigliere di una campagna presidenziale, senza specificare quale tra le due[65]. Il 10 agosto 2024, la campagna di Trump ha dichiarato di essere stata hackerata dall'Iran come parte di un'interferenza iraniana, e il 12 agosto anche la campagna di Harris ha denunciato di essere stata vittima di un attacco di spear phishing non riuscito da parte dell'Iran[66]. Il 14 agosto 2024, il Google Threat Analysis Group ha riferito che l'Iran aveva tentato di hackerare le campagne di Trump e Biden-Harris a maggio e giugno[65].
La campagna elettorale di Trump è stata contrassegnata per l'uso di un linguaggio disumanizzante e violento nei confronti dei suoi avversari politici[67][68][69][70].
In un intervento pubblico a settembre 2023, Trump ha utilizzato un linguaggio violento, sostenendo che fosse legittimo sparare ai ladri e che Mark Milley, il generale da lui stesso nominato, fosse giustiziato per tradimento; ha anche deriso l'aggressione che ferì gravemente Paul Pelosi, marito dell'ex Presidente della Camera Nancy Pelosi[68]. Trump ha dichiarato che i suoi avversari politici rappresentano una minaccia maggiore per gli Stati Uniti rispetto a paesi come Russia, Cina e Corea del Nord[70][71].
Durante il comizio politico del 16 marzo 2024, mentre discuteva sull'industria automobilistica statunitense, ha dichiarato: "Ora, se non vengo eletto, sarà un bagno di sangue per tutto il paese — e questo sarà il minore dei problemi. Sarà un bagno di sangue per il paese.[72]" Molti giornalisti hanno visto l'uso del termine "bagno di sangue" come un invito alla violenza politica e congruente con il linguaggio violento che Trump ha utilizzato durante la sua campagna del 2024[73][74][75], o come un appello a un assalto simile a quello del 6 gennaio 2020[76].
Il 30 marzo 2024, Trump ha postato un video sui suoi social network che mostrava un’immagine alterata di Joe Biden legato come un maiale[77][78].
Durante la campagna elettorale, Trump ha attaccato testimoni, giudici, giurie e famiglie delle persone coinvolte nei suoi processi penali[79]. Ha ripetutamente criticato le forze dell'ordine in relazione alle loro indagini sui suoi tentativi di rovesciare le elezioni del 2020 e sulla gestione dei documenti classificati[80], definendoli "mostri politici", invitando le persone a scontrarsi com la procuratrice generale di New York, Letitia James, e avvertendo che un'accusa contro di lui da parte del Procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, avrebbe portato a "potenziali morti e distruzioni," commenti che hanno sollevato preoccupazioni per la sicurezza degli ufficiali.[81]
Durante e dopo la sua condanna per 34 crimini nel caso portato avanti dallo stato di New York, Trump e i suoi alleati repubblicani hanno fatto numerose dichiarazioni false e fuorvianti e hanno attaccato il giudice e la giuria coinvolti nel processo. Trump ha definito il giudice Juan Merchan un diavolo, ha affermato che il processo era truccato e ha accusato falsamente Joe Biden e il Partito Democratico di orchestrare i suoi processi penali per impedirgli di tornare alla Casa Bianca, senza prova a sostegno di tali affermazioni[82]. Queste dichiarazioni false sono state accompagnate da richieste di vendetta violenta, pena di morte del giudice, guerra civile e insurrezione armata da parte dei sostenitori di Trump[83].
Durante la sua campagna del 2024, Trump ha continuato a ritrarsi come vittima di un deep state di élite che tentava di minarlo e di danneggiare l'America[84]. Trump ha dichiarato che i suoi processi penali lo rendono un "prigioniero politico" e si è paragonato al dissidente russo Aleksej Naval'nyj[85][86]. Il 21 maggio 2024, Trump ha falsamente sostenuto che Joe Biden fosse pronto a ucciderlo durante la perquisizione dell'8 agosto 2022 nella sua residenza a Palm Beach[87]. Questa accusa è stata notata come senza precedenti nella storia moderna degli Stati Uniti[88].
Diversi commenti e azioni di Trump sono stati accusati di riflettere la retorica nazista, l'ideologia di estrema destra, l'antisemitismo e il suprematismo bianco.[89][90]
Dal'autunno 2023[91], Trump ha ripetutamente affermato che gli immigrati senza documenti stessero "avvelenando il sangue del paese," un linguaggio paragonato a quello dei suprematisti bianchi e di Adolf Hitler[92][93][94]. Ha paragonato i migranti al fittizio serial killer Hannibal Lecter[95]. Trump ha ripetutamente affermato che gli immigrati senza documenti sono subumani, dichiarandoli "non persone," "non umani," e "animali." Durante i suoi comizi, Trump ha descritto gli immigrati come serpenti mortali. Trump ha affermato, senza fornire prove, che gli immigrati senza documenti provenienti dall'Africa, Medio Oriente e altri luoghi stessero istituendo un esercito per attaccare gli statunitensi dall'interno[96].
Ha più volte parlato di temi legati alla pratica dell'eugenetica, sostenendo l'esistenza di geni "buoni" e della cosiddetta "teoria dei cavalli da corsa", storicamente usata per giustificare la selezione genetica di esseri umani. Essa si basa sulla convinzione che alcuni esseri umani abbiano un quadro genetico superiore a quello di altri, criticata per i suoi legami con il nazismo e la teoria della superiorità della razza ariana[97]. Nel maggio 2024, Trump ha additato la presidenza di Biden come una "presidenza Gestapo," paragone criticato per il suo riferimento alla polizia segreta della Germania nazista[98]. Il 1° agosto 2023, la campagna di Trump ha paragonato i suoi processi penali alle persecuzioni politiche della Germania nazista degli anni '30, dell'ex Unione Sovietica e ad altri regimi autoritari e dittatoriali[99].
Nel novembre 2022, Trump è stato ampiamente criticato[100][101][102] per aver cenato con Nick Fuentes, un nazionalista bianco e negazionista dell'Olocausto, nella sua residenza a Palm Beach, in Florida[90][103].
In un discorso e un post sui social network il giorno dei veterani, l'11 novembre 2023, Trump ha definito alcuni dei suoi avversari politici "vermi," promettendo di "estirpare i comunisti, marxisti, fascisti e i teppisti di sinistra radicale che vivono come vermi all'interno dei confini del nostro paese e che mentono, rubano e truffano nelle elezioni." L'uso del termine "vermi" è stato criticato per il suo richiamo alla retorica fascista di Benito Mussolini e Adolf Hitler[104][105][106].
Il 18 marzo 2024, Trump è stato criticato per aver affermato che qualsiasi ebreo che votasse per i Democratici odiava la propria religione. I commenti di Trump sono stati accusati di evocare il mito antisemita secondo cui gli ebrei hanno una "doppia lealtà" e sono più fedeli a Israele che ai propri paesi d'origine[107].
Il 20 maggio 2024, Trump ha pubblicato un video sul proprio account di Truth Social che mostrava titoli di giornale ipotetici in caso di sua vittoria. Sotto un'articolo intitolato "Cosa c'è in serbo per l'America?" vi era il sottotitolo: "La forza industriale tedesca è significativamente aumentata dopo il 1871, grazie alla creazione di un Reich unificato"[108]. La campagna di Trump ha eliminato il video il giorno successivo dopo che aveva suscitato critiche anche dal Partito Repubblicano, con particolare attenzione rivolta alla frase "la creazione di un Reich unificato"[108].
Kamala Harris | Tim Walz |
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Candidata Presidente | Candidato Vicepresidente |
49º Vicepresidente degli Stati Uniti d'America (2021-) |
41º Governatore del Minnesota (2019-) |
La candidata del Partito Democratico è Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti (dal 2021), già Senatrice per lo stato della California (2017-2021) ed ex-Procuratrice generale della California (2011-2017), avendo ricevuto quasi la totalità dei delegati vinti da Joe Biden durante le primarie popolari.
Harris ha incentrato la sua campagna elettorale su una "scelta tra libertà e caos" e l'ha basata sugli ideali di "libertà" e "futuro"[109]. Ha cercato di mettere in risalto la sua esperienza come procuratrice generale e come pubblica accusa per "portare avanti il caso" contro Trump, sottolineando le sue 34 condanne penali. Harris si considera una democratica moderata. La campagna di Harris è stata notata per il suo tono ottimista e gioioso[110].
Harris sostiene il diritto all'aborto. Nel marzo 2024, Harris è diventata la prima vicepresidente in carica a visitare una clinica per aborti.
Harris sostiene la legalizzazione federale completa della cannabis e la sua rimozione totale dal Controlled Substances Act. Harris è la prima candidata di uno dei due grandi partiti a sostenere ciò.[111]
Harris è un'ardente sostenitrice della giustizia ambientale per affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici sulle aree a basso reddito e sulle persone di colore. Sotto la presidenza di Biden, ha sostenuto la legislazione climatica di quest'ultimo. Harris ha contribuito all'approvazione dell'Inflation Reduction Act, il più grande investimento nella lotta contro i cambiamenti climatici e per l'energia green nella storia degli Stati Uniti, che mette il paese sulla strada per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni del 50-52% rispetto ai livelli del 2005, entro il 2030[112].
Secondo alcuni osservatori, Harris avrebbe un'agenda economica populista, con proposte politiche che spesso si discostano da quelle di Biden. Le proposte di Harris includono piani per eliminare i debiti medici, vietare l'aumento speculativo dei prezzi sui generi alimentari, fissare un tetto ai costi dei farmaci prescrivibili e offrire un sussidio di circa 20.000 dollari per l'acquisto della prima casa. Harris prevede di eliminare le tasse sulle mance e creare un credito d'imposta per i bambini di 5.000 dollari per il primo anno di vita[113]. Harris ha anche promesso di aumentare il salario minimo, vietare le spese nascoste, le penali per ritardi imposte dalle istituzioni finanziarie e limitare gli aumenti degli affitti. Harris si è opposta alla proposta di Trump di una tassa del 20% sulle importazioni.[114]
Harris ha promesso di combattere per una "forte sicurezza dei confini" congiuntamente a un percorso che permetta la cittadinanza statunitense agli immigrati che abbiano acquisito il diritto. Ha evidenziato il suo lavoro nella lotta contro bande transnazionali, cartelli della droga e trafficanti di esseri umani durante il suo mandato come procuratrice generale. Nel 2023, in qualità di vicepresidente, Harris impegnato 800 milioni di dollari da parte di aziende private per le comunità dell'America centrale, al fine di affrontare le cause dell'immigrazione di massa, come la povertà economica. Durante il suo incarico di vicepresidente, Harris ha sostenuto un disegno di legge che avrebbe finanziato agenti di confine aggiuntivi e chiuso il confine se troppo affollato, ma il disegno di legge è stato respinto da Trump. Trump ha esortato i repubblicani della Camera e del Senato a bloccare il disegno di legge, sostenendo che avrebbe danneggiato le sue campagne di rielezione e quelle dei repubblicani, negando loro la possibilità di fare della inmigrazione un tema della campagna elettorale[115]. Harris ha criticato Trump per la sua opposizione al disegno di legge.
Donald Trump | James David Vance |
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Candidato Presidente | Candidato Vicepresidente |
45º Presidente degli Stati Uniti d'America (2017–2021) |
Senatore degli Stati Uniti per l'Ohio (2023–) |
Il candidato del Partito Repubblicano è Donald Trump, già presidente degli Stati Uniti (2017-2021).
Si contano anche candidati indipendenti e di partiti terzi tra le personalità che hanno annunciato la corsa alla presidenza, come Cornel West e Robert F. Kennedy Jr. (ritiratosi il 23 agosto in alcuni stati chiave a sostegno di Trump).[18][19][20] Alcuni partiti terzi noti, come il Partito Libertario, il Partito della Costituzione, il Partito Proibizionista e il Partito per il Socialismo e la Liberazione hanno annunciato i rispettivi candidati presidenziali, mentre sono ancora in corso le primarie del Partito Verde.
I seguenti candidati di terze parti sono presenti sulla scheda elettorale in alcuni stati, ma non abbastanza per ottenere i 270 grandi elettori necessari per vincere la presidenza:
L'accesso all'aborto è un argomento chiave della campagna elettorale[22]. Questa è la prima elezione presidenziale a seguito della decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2022 inerente all'annullamento della sentenza della stessa Corte del 1973 (nel caso Roe contro Wade) che consentiva l'aborto a livello federale, lasciando agli stati federali di poter legiferare sull'argomento. I tre giudici nominati dall'ex presidente Donald Trump, Amy Coney Barrett, Brett Kavanaugh e Neil Gorsuch, hanno tutti votato per annullare il diritto federale all'aborto[116].
I politici democratici sono prevalentemente favorevoli a considerare l'accesso all'aborto come un diritto[117] mentre i politici repubblicani generalmente favoriscono una significativa limitazione della legalità dell'aborto[118]. All'aprile 2023, la maggior parte degli stati controllati dai repubblicani aveva approvato divieti quasi totali sull'aborto, rendendolo ampiamente illegale in gran parte degli Stati Uniti. Somo 15 gli stati federali che hanno divieti sull'aborto senza eccezioni per stupro o incesto[119][120].
Trump ha rivendicato il merito di aver fatto abolire la sentenza sull'aborto del 1973[121] e ha affermato che lascerà che siano gli stati a decidere la questione dell'aborto, ma consentirebbe agli stati repubblicani di monitorare le gravidanze delle donne e di perseguirle se abortiscono[122].
Harris ha indicato il suo sostegno all'approvazione di una legge che ripristinerebbe le protezioni federali sul diritto all'aborto precedentemente garantite dalla precedente legge[123]. Ha sostenuto che Trump avrebbe lasciato che i suoi alleati anti-aborto implementassero le proposte del cosiddetto "Project 2025" per limitare l'aborto e la contraccezione in tutti gli Stati Uniti.[124]
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