Esperimento di Wu
esperimento di fisica nucleare sulla conservazione della parità nelle interazioni deboli / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'esperimento di Wu è stato un esperimento di fisica nucleare condotto nel 1956 dalla fisica sino-statunitense Wu Jianxiong (o Chien-Shiung Wu secondo la traslitterazione Wade-Giles) in collaborazione con il Low Temperature Group del National Bureau of Standards (NBS, vecchio nome del National Institute of Standards and Technology) degli Stati Uniti.[1] Lo scopo dell'esperimento era quello di stabilire se la conservazione della parità (conservazione-P), che fu precedentemente determinata per l'interazione elettromagnetica e quella forte, si applicasse anche all'interazione debole. Se la conservazione-P fosse vera, una versione speculare del mondo (dove la sinistra è la destra e viceversa) si comporterebbe come l'immagine specchiata del nostro mondo. Se fosse violata, allora sarebbe possibile distinguere tra la versione speculare del mondo e la sua immagine specchiata.
L'esperimento stabilì che la conservazione della parità è violata dall'interazione debole. Questo risultato fu inatteso dalla comunità dei fisici che in precedenza considerava la parità come una quantità conservata. Tsung-Dao Lee e Chen Ning Yang, i fisici teorici che ebbero l'idea di non-conservazione della parità e proposero l'esperimento, ricevettero il Premio Nobel per la fisica nel 1957 per questo risultato. Nel discorso di accettazione del premio si fece menzione del ruolo di Wu Jianxiong,[2] ma non fu premiata fino al 1978, quando ricevette il primo Premio Wolf per la fisica.