Il cantiere navale di Monfalcone, la cui attuale denominazione ufficiale è Fincantieri - Cantiere Navale di Monfalcone, è un cantiere navale con sede in Monfalcone nel quartiere di Panzano.

Voce principale: Fincantieri.
Fatti in breve Fincantieri, Stato ...
Fincantieri
Cantiere navale di Monfalcone
Thumb
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1907 a Monfalcone
Fondata daFamiglia Cosulich
Sede principaleMonfalcone
GruppoFincantieri
SettoreMetallurgico, Trasporti
ProdottiNavi da crociera
Chiudi

Lo stabilimento, attualmente, è il più grande di Fincantieri[1] ed è impegnato nella costruzione di navi da crociera ad elevato tonnellaggio.

Storia

Le origini e il Cantiere navale triestino

Lo stesso argomento in dettaglio: Cantiere Navale Triestino.

La storia del cantiere navale di Monfalcone inizia nel 1907 quando la famiglia Cosulich, originaria di Lussinpiccolo e proprietaria della Società Triestina di Navigazione, decide di investire a Monfalcone fondandovi un cantiere navale. Le attività in città iniziano ufficialmente il 3 aprile 1908, quando viene inaugurato il Cantiere navale triestino.

Le attività del cantiere sono sin dai primi anni concentrate nella produzione di navi mercantili e militari.

Durante la prima guerra mondiale i cantieri vengono pressoché abbandonati perché troppo vicini al fronte, anche se la produzione non si arresta del tutto, impegnandosi prevalentemente nella costruzione di sommergibili. Al termine del conflitto il cantiere esce pesantemente danneggiato.

Le attività riprendono negli anni '20, periodo dal quale ha inizio anche nella produzione di aeromobili.

Le attività del Cantiere navale triestino cessano nel 1929, anno in cui lo stabilimento si fonde con lo Stabilimento tecnico triestino dando origine ai Cantieri Riuniti Dell'Adriatico.

Le più significative realizzazioni del Cantiere navale triestino furono quelle dei transatlantici gemelli "Saturnia", "Vulcania", "Neptunia" e "Oceania".

Le officine aeronautiche

La produzione aeronautica inizia nel 1923, anno di fondazione delle Officine Aeronautiche da parte della famiglia Cosulich, proprietaria dal 1921 della Società Italiana Servizi Aerei (SISA).

Nei primi anni di attività la direzione tecnica e progettuale venne affidata all'ingegner Raffaele Conflenti, il quale venne successivamente affiancato in qualità di vicedirettore tecnico da un giovane Filippo Zappata.

I numerosi velivoli prodotti, sia ad uso civile che militare, inizialmente assumono l'originaria sigla CNT e successivamente la definitiva CANT, ovvero Cantieri Aeronautici e Navali Triestini. Il primo velivolo di successo uscito dalle officine di Monfalcone è il biplano trimotore CANT 6, successo continuato in campo militare con i modelli CANT 7 e CANT 18, utilizzati dal 1923 nelle scuole di volo della neonata Regia Aeronautica, ed in campo civile con i CANT 10 e CANT 22, utilizzati dal 1926 per i primi servizi di linea.

Con la fusione del cantiere nei neonati Cantieri Riuniti Dell'Adriatico, la denominazione delle officine aeronautiche viene mutata in CRDA CANT.

Cantieri Riuniti Dell'Adriatico

Lo stesso argomento in dettaglio: Cantieri Riuniti dell'Adriatico.

I Cantieri Riuniti dell'Adriatico (C.R.D.A.) nascono il 18 settembre 1930, con sede a Trieste, dalla fusione dello Stabilimento Tecnico Triestino e del Cantiere navale triestino. Presidente della società, l'Ammiraglio Umberto Cagni.

Nel 1933 i Cantieri Riuniti dell'Adriatico entrano nell'orbita dell'IRI; tuttavia la famiglia Cosulich resta alla direzione del cantiere fino al 1949, anno della morte di Augusto Cosulich.

Nel frattempo le Officine Aeronautiche vengono riorganizzate e potenziate: nel 1935-1936 viene appositamente allestito l'aeroporto di Ronchi dei Legionari, dove poter testare i nuovi modelli CANT. Tra il 1926 e il 1935 vengono realizzati circa 140 velivoli su licenza SIAI, aerei che complessivamente conquistano oltre 40 record mondiali. Per volere di Italo Balbo il capo designer diventa Filippo Zappata, che aveva lavorato con Louis Blériot.

La società, grazie all'integrazione tra gli stabilimenti di Monfalcone, Trieste, Venezia e Pola, crea un polo navalmeccanico all'avanguardia nella produzione di motori, macchine elettriche e velivoli che viene a contare, nel periodo prebellico, oltre 12 000 dipendenti.

La produzione navale, nel frattempo, conduce in parallelo costruzione di transatlantici e sommergibili.

La seconda guerra mondiale

Il cantiere viene pesantemente bombardato dalla RAF il 19 marzo, il 4 e il 20 aprile 1944. Questi bombardamenti distruggono completamente le Officine Aeronautiche e i velivoli in costruzione. Negli anni successivi soltanto il cantiere viene ricostruito, mentre le Officine Aeronautiche cessano la loro produzione.

Il dopoguerra

Thumb
Il Conte Biancamano dopo la ricostruzione.

Il dopoguerra e la ricostruzione sono uno dei momenti più alti per la cantieristica nazionale, impegnando tutto il personale nella ricostruzione non solo degli stabilimenti, ma anche delle imbarcazioni danneggiate.

A Monfalcone uno dei massimi protagonisti è il direttore del Cantiere Nicolò Costanzi. Già nel 1950 viene demolito il relitto del Conte di Savoia, costruito a Trieste nei Cantieri Riuniti dell'Adriatico all'inizio degli anni trenta, ed eseguito il riallestimento del Conte Biancamano, al quale hanno collaborarono pittori come Massimo Campigli, Mario Sironi, Roberto Crippa.

Nel frattempo, a Trieste e Monfalcone vengono costruiti l'Augustus e il Giulio Cesare, il primo transatlantico italiano costruito nel dopoguerra, varato nel 1951.

Italcantieri e Fincantieri

Lo stesso argomento in dettaglio: Italcantieri e Fincantieri.

All'inizio del 1966, il governo elabora un piano di riordino della cantieristica nazionale che prevede un nuovo raggruppamento denominato Italcantieri – Cantieri Navali Italiani, società facente parte della galassia IRI, in cui confluiscano il Cantiere navale di Sestri Ponente, i Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Monfalcone e Trieste e il Cantiere navale di Castellammare di Stabia.

La produzione nel periodo Italcantieri presenta nomi importanti per il mercato nazionale: risalgono a questo periodo il sommergibile Enrico Toti e la portaerei Giuseppe Garibaldi. A cavallo con il cambio di amministrazione, dal cantiere nasce la piattaforma Micoperi 7000, costruzione unica nel suo genere mai realizzata dall'industria.

Le attività della società Italcantieri proseguono sino al 1984, anno in cui la finanziaria Fincantieri che già la controllava la ingloba e assume il diretto controllo delle attività.

Con la nuova governance Fincantieri il cantiere di Monfalcone abbandona definitivamente il mercato militare e si concentra esclusivamente alla produzione di navi da crociera.

In occasione del centenario dall'inaugurazione, il 27 marzo 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è recato in visita al cantiere di Monfalcone per inaugurare la mostra Cantiere 100 anni di navi a Monfalcone. La mostra è stata aperta al pubblico dal successivo 3 aprile fino al 21 dicembre 2008. Fincantieri ha inoltre pubblicato il catalogo della mostra curato da Matteo Martinuzzi.

La storia del cantiere e il rapporto con la città, dal 2017 sono raccontate dal Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone, inaugurato al pianterreno dell'ex "albergo operai".

Il cantiere oggi

Attualmente il Cantiere fa parte del gruppo Fincantieri e risponde alla direzione navi mercantili, producendo navi ad elevato tonnellaggio per i principali operatori crocieristici mondiali.

Lo stabilimento, esteso ben 787 000 metri quadrati, 252 000 dei quali coperti, è il più grande di Fincantieri. Lo stabilimento è dotato di moderne tecnologie per il taglio delle lamiere mediante l'uso di laser e di nuovi capannoni per le pitturazioni. Per la costruzione vera e propria delle navi è dotato di un bacino da 350 x 56 metri con 2 gru a cavalletto da 400 tonnellate ciascuna e di due banchine da 515 e 550 metri.[1]

Nello stabilimento possono essere condotte al massimo 3 costruzioni contemporaneamente, situazione sempre più frequente negli ultimi anni visto il carico di lavoro sempre maggiore.

Costruzioni

Thumb
La Saipem 7000 (ex Micoperi 7000).

Le produzioni "storiche" del cantiere, tra cui si ricordano i transatlantici Saturnia e Vulcania e la motonave Augustus rappresentano ancora oggi un'eccellenza per l'ingegneria navale.

Tra le realizzazioni più importanti si ricordano la piattaforma off-shore "Micoperi 7000", le petroliere costruite per l'Eni lunghe oltre 250 m e le bulk-carrier lunghe oltre 320 m con 131 000 tonnellate di stazza lorda.

Thumb
Varo del sommergibile Longobardo.

Tra le costruzioni fatte per la Marina Militare i sommergibili classe Toti, varati tra il 1967 e il 1968, e classe Sauro, varati tra il 1976 e il 1993, e soprattutto la portaerei Garibaldi, varata il 4 giugno 1983 che ha ricoperto il ruolo di ammiraglia della flotta della Marina Militare prima del varo della portaerei Cavour.

Thumb
Il varo dell'incrociatore portaeromobili Garibaldi
il 4 giugno 1983.

All'inizio degli anni novanta il cantiere rivolge la sua produzione alla costruzione di prestigiose navi da crociera, iniziando nel 1990 con la "Crown Princess" e continuando con varie unità per la Holland America Line, fino alla costruzione nel 1995 della "Carnival Destiny" per la Carnival Corporation, della "Grand Princess" nel 1998, della "Golden Princess" nel 2001 e della "Star Princess" nel gennaio 2002, costruite tutte per l'armatore britannico P&O Princess Cruises. Costruzioni davvero notevoli, non solo per lunghezza e tonnellaggio delle navi, ma anche, e soprattutto, per la loro qualità e il loro stile.

Il cantiere è ancora oggi impegnato nella costruzione di navi da crociera per i principali operatori mondiali; navi che, per l'alta capacità non solo infrastrutturale ma anche della manodopera dello stabilimento, infrangono continuamente record a livello nazionale e non solo.

Principali realizzazioni

Ulteriori informazioni Nome, Immagine ...
NomeImmagineTipo di costruzione Anno varoSocietàDati particolari
Trieste Piroscafo 1908 N.D. Prima unità varata dal cantiere[2]
Kaiser Franz Josef Piroscafo 1911 N.D. Al momento del varo, la più grande imbarcazione mai costruita in un cantiere del Mediterraneo.[2]
Kaiserin Elisabeth Piroscafo 1917 N.D. Doveva essere un'imbarcazione più grande del Kaiser Franz Josef, ma è stata distrutta durante i bombardamenti della prima guerra mondiale.[2]
Victoria Piroscafo 1920 N.D. Primo piroscafo del dopoguerra[2]
Dora Petroliera 1921 N.D. Prima petroliera costruita dal cantiere navale[2]
Mauly Piroscafo 1924 N.D. Prima imbarcazione con motori diesel[2]
Saturnia ThumbTransatlantico 1925N.D.
Vulcania ThumbTransatlantico 1926N.D.
Nereide Sommergibile 1933Regia Marina
Sirena ThumbSommergibile 1933Regia Marina
Naiade ThumbSommergibile 1933Regia Marina
Anfitrite ThumbSommergibile 1933Regia Marina
Pilsudski Transatlantico 1935Gdynia-America Line
Batory Transatlantico 1936Gdynia-America Line
Galatea ThumbSommergibile 1937Regia Marina
Ramb II ThumbBananiera 1937Marina Mercantile Italiana
Ondina ThumbSommergibile 1937Regia Marina
Barbarigo ThumbSommergibile 1938Regia Marina
Stockholm Transatlantico 1938Swedish American LinePer il suo tempo rappresentava la più grande nave a tre eliche del mondo.[2]
Da non confondere con l'omonima nave che causò l'affondamento dell'Andrea Doria, anche se ebbe una vita altrettanto spiacevole: durante i lavori di allestimento, si ruppe una passerella che causò 9 morti e altrettanti feriti.[3]
Varata a maggio 1938, a fine anno viene distrutta da un terribile incendio.
Dopo un totale restauro, viene varata nuovamente nel 1940, ma a causa della guerra non viene mai consegnata all'armatore.
Sotto il nome di Sabaudia, viene affondata definitivamente nei pressi di Muggia nel 1944.[2]
Leonardo da Vinci ThumbSommergibile 1939Regia Marina
Ramb IV ThumbBananiera 1940Marina Mercantile Italiana
Giada ThumbSommergibile 1942Regia Marina
Vortice ThumbSommergibile 1943Regia Marina
Daga Torpediniere 1943Regia Marina
Pietro Calvi (già Bario) ThumbSommergibile 1943Regia Marina
Gladio Torpediniere 1943Regia Marina
Spada Torpediniere 1944Regia Marina
Lancia Torpediniere 1944Regia Marina
Pugnale Torpediniere 1944Regia Marina
Alabarda Torpediniere 1944Regia Marina
Sumatra Nave mercantile 1949Ostasiatiska Kompaniet
Ausonia ThumbNave passeggeri 1957Adriatica di Navigazione
Giulio Cesare Thumb Transatlantico 1951 Primo transatlantico costruito in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale.
Galileo Galilei Transatlantico 1963Lloyd Triestino
Guglielmo Marconi ThumbTransatlantico 1963Lloyd Triestino
Oceanic ThumbTransatlantico 1965Home LinesAl momento della consegna e fino al 1990, la più grande nave passeggeri realizzata in Italia per l’armamento non nazionale[3]
Eugenio Costa ThumbNave da crociera 1966Costa CrocierePrima nave da crociera costruita a Monfalcone.
Enrico Toti (S 506) ThumbSommergibile 1967Marina MilitarePrimo sommergibile costruito in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale, attualmente visitabile al Museo "Leonardo da Vinci" di Milano.[4]
Enrico Dandolo (S 513) ThumbSommergibile 1968Marina MilitareAttualmente aperto al pubblico come museo presso l'arsenale di Venezia.
Nazario Sauro (S 518) Thumb Sommergibile 1974 Marina Militare Attualmente ormeggiato e aperto al pubblico come museo galleggiante presso il porto antico di Genova.
Guglielmo Marconi (S 521) ThumbSommergibile 1980Marina Militare
Giuseppe Garibaldi (C 551) ThumbPortaerei 1983Marina MilitareUltima nave varata per "scivolamento"[3]
Micoperi 7000 Nave officina
Nave gru semi-sommergibile
1987 Saipem Struttura, nel suo genere, attualmente ancora unica al mondo. Si noti che, data la sua enorme stazza, fu necessario costruirla in due parti distinte, data le dimensioni troppo piccole del bacino e, successivamente, unire i due spezzoni in mare.[3][4]
Nuova Lloydiana Nave portacontainer 1989Lloyd Triestino
Crown Princess ThumbNave da crociera 1989P&O Cruises
Auriga Mineraliera 1990 La più grande nave mercantile mai realizzata in Italia al momento della consegna.[3]
Regal Princess ThumbNave da crociera 1990P&O Cruises
Statendam ThumbNave da crociera 1993Holland America Line
Maasdam ThumbNave da crociera 1993Holland America Line
Gazzana-Priaroggia Thumb Sommergibile 1993 Marina Militare Ultimo sommergibile costruito nel cantiere.
Ultima costruzione militare.[3]
Dalla sua consegna, l'attività del cantiere si sposta esclusivamente sulla costruzione di navi da crociera.
Ryndam Nave da crociera 1994Holland America Line
Sun Princess Nave da crociera 1995Princess Cruises
Carnival Destiny ThumbNave da crociera 1995Carnival Cruise LineAlla sua consegna, la più grande nave passeggeri al mondo e la prima nella storia a superare la soglia delle 100 000 tonnellate di stazza lorda[3]
Dawn Princess Nave da crociera 1997Princess Cruises
Grand Princess ThumbNave da crociera 1998Princess CruisesAl momento della consegna, la più grande nave passeggeri mai costruita nel mondo.[5]
Sea Princess Nave da crociera 1998Princess Cruises
Carnival TriumphThumbNave da crociera 1999Carnival Cruise Line
Ocean Princess Nave da crociera 2000Princess Cruises
Carnival VictoryThumbNave da crociera 2000Carnival Cruise Line
Golden Princess Nave da crociera 2001Princess Cruises
Star Princess Nave da crociera 2002Princess CruisesLa nave è stata visitata durante l'allestimento in cantiere dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.[6]
Carnival Conquest ThumbNave da crociera 2002Carnival Cruise Line Al momento della consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia[3].
Carnival GloryThumbNave da crociera 2003Carnival Cruise Line
Caribbean Princess ThumbNave da crociera 2004Princess CruisesAl momento della consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia[3].
Carnival ValorThumbNave da crociera 2004Carnival Cruise Line
Carnival LibertyThumbNave da crociera 2005Carnival Cruise Line
Crown Princess ThumbNave da crociera 2006Princess CruisesAl momento della consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia[3].
Emerald PrincessThumbNave da crociera 2007Princess Cruises
Fram ThumbNave da crociera 2007Hurtigruten
Ventura ThumbNave da crociera 2008P&O Cruises Al momento della consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia[3].
Ruby PrincessThumbNave da crociera 2008Princess Cruises
Carnival Dream ThumbNave da crociera 2009Carnival Cruise Line Al momento della consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia[3].
AzuraThumbNave da crociera 2010P&O Cruises
Queen ElizabethThumbNave da crociera 2010Cunard
Carnival MagicThumbNave da crociera 2011Carnival Cruise Line
Carnival Breeze ThumbNave da crociera 2012Carnival Cruise Line
Royal Princess ThumbNave da crociera 2013Princess Cruises
Regal Princess ThumbNave da crociera 2014Princess Cruises
BritanniaThumbNave da crociera 2015P&OLa più grande nave mai costruita da Fincantieri[7] al momento della sua consegna. La più grande nave mai costruita per il mercato britannico[8]. La nave ha dipinto sulla prua la più grande Union Jack del mondo[9]. La prima nave costruita dalla Fincantieri di Monfalcone ad avere due fumaioli.[10] La più grande nave da crociera posseduta da P&O.[11]
Carnival Vista Thumb Nave da crociera 2016 Carnival Cruise Line
Majestic Princess Thumb Nave da crociera 2017 Princess Cruises Al momento della sua consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia e la prima espressamente dedicata al mercato cinese.[12] La nave, per la cerimonia di presentazione, è stata visitata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni.[13]
MSC Seaside Thumb Nave da crociera 2017 MSC Crociere Al momento della sua consegna, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia e in un bacino del Mediterraneo.[11] Alla cerimonia di consegna ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.[14]
MSC Seaview Nave da crociera 2018 MSC Crociere
Costa Venezia Thumb Nave da crociera 2019 Costa Asia
Sky Princess Nave da crociera 2019 Princess Cruises
Enchanted Princess Nave da crociera 2020 Princess Cruises
MSC Seashore Nave da crociera 2021 MSC Crociere Al momento del varo, la più grande nave da crociera mai costruita in Italia.[15] Alla consegna, si trattava della nave più lunga della flotta MSC Crociere.[16]
Discovery Princess Nave da crociera 2022 Princess Cruises Ultima costruzione delle sei navi della classe Royal.
MSC Seascape Nave da crociera 2022 MSC Crociere [17]
MSC

Explora I

Nave da crociera 2023 Explora Journeys Luxury Cruise
Sun Princess Nave da crociera 2024 Princess Cruises

In costruzione. Al momento del varo, la più grande nave da crociera costruita in Italia e la prima nave da crociera alimentata a gas liquefatto costruita da Fincantieri.[18]

Chiudi

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Wikiwand in your browser!

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.

Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.