Fondachi italiani nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero
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I fondachi italiani nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero furono un insieme di agenzie commerciali (fondachi in lingua italiana),[N 1] principalmente veneziane e genovesi, dislocate in diverse isole e regioni costiere di questi due mari durante il Basso Medioevo. Tra XII e XV secolo, queste enclave italiane in territori stranieri consentirono alla Repubblica di Venezia e alla Repubblica di Genova di controllare il commercio tra i tre continenti che s'affacciano su questi due mari (Europa, Africa e Asia) e giocarono un ruolo determinate nella c.d. "Rivoluzione commerciale" che, nel Basso Medioevo, gettò le basi per il futuro sviluppo industriale dell'Europa.[4][5]
Fondachi italiani nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero | |
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Stemma della Marina Militare, in cui compaiono, dall'alto a sinistra e in senso orario, i simboli di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi, le repubbliche marinare più note
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Fondachi italiani nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero |
Lingue ufficiali | Italiano e Greco |
Politica | |
Nascita | 992 - Primi accordi commerciali tra l'Impero bizantino e la Repubblica di Venezia |
Fine | 1797 - La Campagna d'Italia (1796-1797) di Napoleone pone fine alla Repubblica di Venezia ed a quella di Genova |
Territorio e popolazione | |
Economia | |
Valuta | Zecchino e Grosso veneziano |
Esportazioni | Spezie, Tessuti, Schiavi |
Importazioni | Spezie, Tessuti, Schiavi |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo romano e Cristianesimo ortodosso |
Religioni minoritarie | Islam |
La creazione dei fondachi fu, in un primo momento, facilitata dai rapporti intrattenuti dalle repubbliche italiane con l'Impero bizantino, in particolare durante la Prima crociata quando Veneziani, Genovesi e Bizantini combatterono insieme contro i Selgiuchidi. Successivamente, l'alleanza tra Bisanzio e Venezia degenerò in uno scontro culminato con l'Assedio di Costantinopoli (1204) durante la Quarta crociata che consentì alla Serenissima d'impadronirsi di parte dell'Impero Bizantino.
L'alleanza nel 1261 dei Bizantini con Genova, rivale di Venezia, permise alla Superba di estendere la sua zona di influenza nelle Isole della Grecia e in Crimea, crocevia strategico nel tratto terminale della Via della seta che collegava l'Estremo oriente, allora assoggettatto al neonato Impero mongolo, e le grandi città mediterranee d'Europa e Nordafrica.
In costante competizione per il predominio sul commercio transcontinentale, le due talassocrazie italiane alternarono periodi di cooperazione e di tensione più volte degenerati in scontri armati: es. la Guerra di San Saba (1256-1270) e la Guerra di Chioggia (1378-1381).