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codec di compressione audio senza perdita di qualità Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Free Lossless Audio Codec (in acronimo FLAC) è un codec audio libero con compressione dati lossless, cioè senza perdita di qualità.[2] A differenza delle codifiche lossy (come l'Ogg Vorbis, l'MP3 o l'AAC) questo tipo di compressione non rimuove informazioni dal flusso audio, risultando quindi adatto sia all'ascolto con lettori di musica digitale, sia all'archiviazione su memorie di massa. Il formato FLAC è attualmente supportato da una buona parte dei software audio.[3]
Free Lossless Audio Codec | |
---|---|
Estensione | .flac
|
Magic number | fLaC[1]
|
Tipo MIME | audio/flac
|
Uniform Type Identifier (UTI) | org.xiph.flac
|
Sviluppatore | Xiph.Org Foundation |
Licenza | Libera |
1ª pubblicazione | 20 luglio 2001 |
Ultima versione | 1.4.3 (23 Giugno 2023) |
Tipo | Compressione audio |
Compressione | Lossless |
Standard | xiph.org/flac/format.html |
Formato aperto? | Sì |
Sito web | xiph.org/flac/ |
FLAC è specificamente progettato per comprimere dati audio, diversamente dalla maggior parte degli algoritmi di compressione lossless generici (come ad esempio ZIP e gzip), questo gli permette di raggiungere compressioni importanti, dell'ordine del 30-50% contro il 10-20% raggiunto da quelli tradizionali quando utilizzati per comprimere file audio. In particolare risulta estremamente efficace se usato per archiviare Stems/Spaccati di un progetto musicale (un singolo file per ogni singola traccia che compone il progetto intero). Un progetto medio stems da 30/35 piste per 3 minuti di durata può facilmente arrivare a pesare complessivamente oltre 2Gb se campionato in PCM, mentre il medesimo materiale se compresso in FLAC può facilmente stare sotto i 300Mb. Questo avviene perché FLAC, al contrario di come si farebbe in PCM, comprime soprattutto le parti di silenzio presenti nei vari stems a peso zero, impattando enormemente sul peso complessivo finale dell'archivio.
Lo sviluppo è iniziato nel 2000 da Josh Coalson.[4] Il formato del flusso dati è stato congelato quando FLAC è entrato in fase beta con il rilascio della versione 0.5 dell'implementazione di riferimento il 15 gennaio 2001. La versione 1.0 è stata pubblicata il 20 luglio 2001.[4]
Il 29 gennaio 2003 Xiphophorus (adesso Xiph.Org Foundation) ha annunciato l'inclusione del FLAC fra i propri progetti, insieme con Ogg Vorbis, Ogg Theora e Speex.[4][5]
A partire dal mese di dicembre 2008 la prestigiosa casa discografica Deutsche Grammophon, che sin dai primi anni del Novecento pubblica esclusivamente musica classica, ha incominciato a rendere disponibili per il download a pagamento, i propri titoli in formato FLAC.
FLAC supporta solo campioni in virgola fissa (fixed-point), non in virgola mobile. Può gestire dati in PCM con profondità di bit da 4 a 24 bit, qualsiasi frequenza di campionamento da 1 Hz a 65 535 Hz (con incrementi di 1 Hz) o da 10 Hz a 655 350 Hz (con incrementi di 10 Hz) e un numero di canali da 1 a 8.
libFLAC, la libreria di codifica e decodifica di riferimento, utilizza un parametro per il livello di compressione che varia da 0 (più veloce) a 8 (più lento); i file compressi sono però sempre la rappresentazione identica e senza perdita dei dati originali. Sebbene il processo di compressione implichi un compromesso tra velocità e dimensioni, il processo di decodifica non dipende dal livello di compressione ed è sempre relativamente veloce.
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