Iron Warrior
film del 1987 diretto da Alfonso Brescia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Iron Warrior è un film del 1987 diretto da Alfonso Brescia con lo pseudonimo di Al Bradley. È il terzo film della serie fantasy di Ator ed è il seguito di Ator 2 - L'invincibile Orion. La regia viene attribuita a Brescia, anche se il produttore Ovidio G. Assonitis realizzò parte delle riprese. Brescia si occupò anche della sceneggiatura che scrisse con Steven Luotto. Tra gli interpreti figurano nuovamente il culturista americano Miles O'Keeffe, che interpretò il personaggio di Ator anche nei due precedenti film della saga e Savina Gersak, nel ruolo della protagonista femminile. In Italia è anche noto come Ator il guerriero di ferro, titolo con il quale è stato distribuito in DVD nel 2010.
Iron Warrior | |
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Il logo del film | |
Titolo originale | Iron Warrior |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1987 |
Durata | 82 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | fantastico, avventura |
Regia | Alfonso Brescia (come Al Bradley), Ovidio G. Assonitis (non accreditato) |
Soggetto | Al Bradley e Steven Luotto |
Sceneggiatura | Al Bradley e Steven Luotto |
Produttore | Maurizio Maggi, Ovidio G. Assonitis (non accreditato) |
Casa di produzione | Brouwersgracht Investments, Continental Motion Pictures |
Fotografia | Wally Gentleman |
Montaggio | Roberto Silvi |
Effetti speciali | Mario Cassar |
Musiche | Carlo Maria Cordio |
Scenografia | Franco Vanorio (come Frank Vanorio) |
Costumi | Valeria Valenza (come Valerie Valenza) |
Trucco | Mario Michisanti |
Interpreti e personaggi | |
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Il film narra la storia di Ator e del suo gemello Trogar. La malvagia strega Fedra rapisce Trogar, viene esiliata e spogliata dei suoi poteri. Durante questo periodo alleva Trogar come un feroce guerriero e dopo diciotto anni lo fa tornare nel regno per vendicarsi. Fa uccidere tutta la corte e solo la principessa Joanna riesce a fuggire. Dopo esser stata salvata da Ator, Joanna gli chiede aiuto per sconfiggere Trogar e in seguito a una lunga serie di prove, Ator riuscirà a sconfiggere il male e a riportare la Principessa sul trono.
Dopo che Joe D'Amato, il regista dei precedenti due film, decise di abbandonare temporaneamente la serie, Brescia realizzò un sequel apocrifo su Ator, anche se rispetto ai precedenti film aveva a disposizione un budget più elevato. La pellicola inoltre è parte del revival italico anni ottanta del peplum, il noto genere cinematografico degli anni sessanta.[1][2] Iron Warrior, come i precedenti film, ricevette unanimi recensioni negative da parte della critica statunitense ed è stato parzialmente rivalutato da alcuni critici italiani, che lo ricordano come il migliore della serie.[3]