Khanato di Erivan
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Il khanato di Erivan (in persiano خانات ایروان — Xānāt-e Iravān; in armeno Երևանի խանություն? — Yerevani khanutyun; in azero İrəvan xanlığı — ایروان خانلیغی), conosciuto anche come Chokhur-e Sa'd,[2] è stato un'entità amministrativa, in particolare un khanato, istituito nel diciottesimo secolo dalla dinastia degli Afsharidi, al tempo al potere in Iran. Il khanato copriva una superficie di circa 19.500 km2,[2] in un territorio che corrisponde a quello dell'odierna Armenia centrale, delle provincie di Iğdır e Kars e del distretto di Kağızman, in Turchia, e dei distretti di Şərur e di Sədərək, appartenenti alla Repubblica Autonoma di Naxçıvan, in Azerbaigian.
Khanato di Erivan | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | in persiano خانات ایروان — Xānāt e Iravān |
Lingue parlate | Farsi, azero, armeno, curdo |
Capitale | Erevan |
Dipendente da | Impero persiano[1] |
Politica | |
Forma di governo | Khanato |
Nascita | 1747 |
Fine | 1828 con Hosein Qoli |
Causa | Unione al khanato di Naxçıvan e formazione dell'oblast' armeno, controllato dall'impero russo |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Armenia |
Massima estensione | 19.500 km2 nel |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Dinastia afsharide |
Succeduto da | Oblast' armeno |
La capitale provinciale, Erivan (l'antico nome di Erevan), era il centro delle difese iraniane nel Caucaso durante le guerre russo-persiane combattute nel diciannovesimo secolo.[2] Come risultato della sconfitta dell'Iran nell'ultima di queste guerre, la guerra russo-persiana infuriata dal 1826 al 1828, nonostante fosse in quel periodo governata da Hosein Qoli, uno degli uomini più abili dello scià iraniano, Erevan fu occupata dalle truppe russe nel 1827[3] e ceduta all'impero russo nel 1828 in accordo con il Trattato di Turkmenchay. Subito dopo, i territori del khanato furono fusi con quelli del khanato del Naxçıvan per formare l'oblast' armeno dell'impero russo.