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La notte che bruciammo Chrome (Burning Chrome) è un'antologia di racconti di fantascienza cyberpunk di William Gibson pubblicata nel 1986, che contiene dieci opere brevi, pubblicate originariamente tra il 1977 e il 1985, in buona parte sulla rivista Omni.
La notte che bruciammo Chrome | |
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Titolo originale | Burning Chrome |
Autore | William Gibson |
1ª ed. originale | 1986 |
1ª ed. italiana | 1989 |
Genere | antologia |
Sottogenere | fantascienza cyberpunk |
Lingua originale | inglese |
Il continuum di Gernsback e Stella rossa, orbita d'inverno sono presenti anche nell'antologia-manifesto del cyberpunk Mirrorshades (1986).
Johnny Mnemonico, La notte che bruciammo Chrome e New Rose Hotel introducono lo scenario futuro, i temi e alcuni personaggi dei primi romanzi di Gibson, la cosiddetta Trilogia dello Sprawl, composta da Neuromante (1984), Giù nel ciberspazio (1986) e Monna Lisa Cyberpunk (1988).
L'antologia è introdotta da una prefazione di Bruce Sterling, anche coautore di una delle opere presenti, Stella rossa, orbita d'inverno. Sterling definisce i racconti di Gibson densi, cupi, appassionati e ne loda la capacità di evocare un futuro credibile, sofisticato, tanto dettagliato quanto globale nella sua visione.[1] Secondo Sterling, Gibson ha introdotto nella letteratura fantascientifica le nuove conoscenze e la cultura degli anni ottanta e «insieme a una schiera di nuovi scrittori dotati di inventiva e ambizione, ha risvegliato il genere e l'ha lanciato alla ricerca di nuovi percorsi».[2]
Pubblicato originariamente su Omni del luglio 1982.[4]
Candidato al Premio Nebula per il miglior racconto lungo.[4]
Pubblicato originariamente nell'antologia Universe 11 (1981), curata da Terry Carr.[5]
Pubblicato originariamente sul Vancouver Magazine del novembre 1985.[9]
Candidato al Premio Hugo e al Premio Nebula per il miglior racconto lungo.[9]
Pubblicato originariamente nell'antologia Shadows 4 (1981), curata da Charles L. Grant.[10]
Pubblicato originariamente su Omni del luglio 1985.[12]
Candidato al Premio Hugo e al Premio Nebula per il miglior racconto lungo.[12]
Nel 1995 lo stesso Gibson scrive l'adattamento cinematografico del racconto Johnny Mnemonico per il film Johnny Mnemonic, diretto da Robert Longo ed interpretato da Keanu Reeves.
Nel 1998 il regista italo-americano Abel Ferrara dirige New Rose Hotel, adattando egli stesso il racconto omonimo di Gibson, interpretato da Christopher Walken e Willem Dafoe.
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