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lingua afro-asiatica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La lingua oromonica[1], detta anche oromo (nome nativo: Afaan Oromoo o anche Oromiffaa), è una lingua afro-asiatica diffusa soprattutto in Etiopia. La lingua oromo rappresenta la lingua più parlata del gruppo delle lingue cuscitiche. Veniva chiamata anche galla dagli europei e da altri gruppi non-oromo, ma oggi il termine viene considerato dispregiativo e non è più nell'uso comune. L'oromo viene trascritto usando un alfabeto latino modificato chiamato qubee, che ha ricevuto una definizione formale nel 1991.
Oromo, Oromonico Oromoo | |
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Parlato in | Etiopia Somalia Kenya |
Locutori | |
Totale | 40 milioni circa (Ethnologue, 2022) |
Classifica | 38 (2018) |
Altre informazioni | |
Scrittura | alfabeto latino modificato (qubee) |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue afro-asiatiche Lingue cuscitiche Lingue cuscitiche orientali Lingue oromo Oromo |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | om
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ISO 639-2 | orm
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ISO 639-3 | orm (EN)
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Glottolog | nucl1736 (EN)
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Ilmi namaa hundi bilisa ta’ee kabajaa fi mirgaan wal qixa dhalata. Sababaa fi qalbii waan qabaniif hafuura obbolummaatiin waliif socho’uu qabu. | |
Al 2022, è parlata da quasi 40 milioni di parlanti totali. Ethnologue (2022) indica le seguenti stime: oromo centro-occidentale (19,2 milioni), oromo orientale (9,7 milioni), oromo borana-arsi-guji (8,4 milioni)[2].
Il 99% dei parlanti oromonico vivono in Etiopia, soprattutto nella regione di Oromia, e appartengono all'etnia oromo; gruppi minori si trovano in Kenya, Somalia e nei paesi occidentali.[3]. In Etiopia, l'oromonico è la prima lingua per il 32% circa della popolazione ed è seconda solo all'amarico (33% circa). In Africa, l'oromonico è la quinta lingua per numero di parlanti, dopo l'arabo, lo swahili, l'hausa e l'amarico. L'oromonico è parlato come seconda lingua da diversi gruppi etnici che sono stati storicamente o sono tuttora in stretti rapporti con gli oromo, come i bambassi e kwana.
Alcune fonti (tra cui il SIL) non considerano l'oromonico una lingua, ma una famiglia di lingue correlate. In ogni caso esistono numerose varianti o dialetti:[4]
Queste varianti o dialetti differiscono soprattutto a causa dell'influenza delle lingue delle regioni vicine ai corrispettivi bacini. In Etiopia, per esempio, le varianti dell'oromonico incorporano spesso parole di origine amairca, mentre in Kenya l'oromonico ha subito soprattutto l'influenza dello swahili e dell'inglese. Le varianti meridionali sono quelle che appaiono più divergenti.
Nello standard ISO 639 la lingua oromonica è classificata come macrolinguaggio, a cui appartengono:[5]
Prima della rivoluzione etiope del 1974 era vietato pubblicare testi in oromonico o utilizzarlo in trasmissioni radiofoniche o televisive. Il governo rivoluzionario abolì questi divieti e pianificò l'introduzione dell'oromonico nelle scuole, progetto che venne realizzato solo nel 1991, dopo la caduta del governo di Menghistu Hailé Mariàm. Con l'istituzione delle regioni etniche, e quindi dell'Oromia, l'oromonico divenne la prima lingua della regione.
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