Matrimonio tra persone dello stesso sesso in Spagna
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Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Spagna è legale dal 3 luglio del 2005. Nel 2004, il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), guidato da José Luis Rodríguez Zapatero, si presentò alle elezioni generali con un programma elettorale che includeva il compromesso di «rendere possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la concessione di tutti i diritti che esso comporta.»[1] Dopo il successo socialista alle elezioni e la formazione del governo, e dopo molti dibattiti, il 30 giugno del 2005 venne approvata la legge che modificava il codice civile e permetteva il matrimonio omosessuale (e, di conseguenza, altri diritti come l'adozione, l'eredità e la pensione). La legge fu pubblicata il 2 luglio del 2005, e ufficializzata il giorno successivo.[2]
Nonostante l'appoggio del 66% degli spagnoli al matrimonio omosessuale[3], l'approvazione di questa legge non fu facile, infatti ci furono numerose manifestazioni popolari che manifestavano il proprio dissenso verso questa legge. La Chiesa cattolica, per esempio, si oppose ritenendola un attacco all'istituzione del matrimonio.[4] Dopo l'approvazione, il Partito Popolare presentò ricorso contro la legge al Tribunale Costituzionale, che venne risolto il 6 novembre del 2012 con 8 voti a favore della sua costituzionalità e 3 contro.[5]
Circa 4.500 persone dello stesso sesso si sposarono in Spagna durante il primo anno di vigenza della legge.[6] Poco dopo l'approvazione della legge, sorsero dubbi riguardo alla situazione legale del matrimonio tra persone i cui paesi non hanno la stessa legislazione spagnola in merito. Riguardo alla questione, il Ministero della Giustizia determinò che il matrimonio contratto in Spagna è valido tra uno spagnolo e uno straniero o tra due stranieri che risiedono legalmente in Spagna, anche se la legislazione nazionale dello straniero non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso.[7]