Figlio di Jehan Chapron e di Marie Brissard, Nicolas fu allievo di Simon Vouet. Nel 1642, assieme a Nicolas Poussin, si trasferì a Roma dove rimase diversi anni. Il censimento dello Stato Pontificio ne indica la presenza a Roma per l'ultima volta nel 1652. La sua presenza romana è nota soprattutto per le incisioni delle Logge di Raffaello, realizzate nel 1649.
Nel 1653-1655 i consoli di Lione, desiderando abbellire il municipio della città, fecero venire Chaperon da Roma, ma questi era talmente ammalato e prossimo alla morte, che essi affidarono l'incarico a Thomas Blanchet. Chaperon, difatti, morì a Lione nei primi mesi dell'anno seguente, a soli 44 anni.
Quadri
"Il giuramento di Mida", Öffentliche Kunstsammlung, Kunstmuseum Basilea.
"Tre angeli giocano con dei fiori sulle nuvole", Louvre.
Incisioni
Chaperon fu celebre per le sue incisioni delle Logge Vaticane di Raffaello: una serie di 54 opere, edite a Roma nel 1649.
Copie
"Presentazione della Vergine al tempio", copia di Jean Séjourné, Chalautre-la-Grande.
"L'adorazione dei Magi", copia anonima di un'opera di Chaperon, nota solo grazie alla stampa, Poliénas.
Venere, Mercurio e Amore
L'unione di Venere e Bacco
L'allattamento di Giove
Sylvain Laveissière, Dominique Jacquot, Guillaume Kazerouni, Nicolas Chaperon, 1612-1654/1655. Du graveur au peintre retrouvé, Edizione "Nîmes Musées" / Actes Sud, 1999. ISBN 2-7427-2460-5
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol.1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNIT\ICCU\CFI\0114992.