Operazione Pegasus
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L'operazione Pegasus fu un'offensiva sferrata dalle forze da combattimento americane nell'aprile 1968, durante la guerra del Vietnam, con lo scopo di sbloccare la guarnigione dei Marines assediata da alcune settimane nell'isolata base militare di Khe Sanh e riguadagnare l'iniziativa delle operazioni nell'impervia area del Vietnam del Sud al confine con il Laos.
Operazione Pegasus parte della guerra del Vietnam | |||
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Soldati americani della 1ª Divisione cavalleria aerea avanzano lungo la Strada N.9 in direzione di Khe Sanh, durante l'operazione Pegasus. | |||
Data | 1º - 9 aprile 1968 | ||
Luogo | Khe Sanh | ||
Esito | Vittoria tattica statunitense | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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«Non voglio che ci siano salvataggi o una rottura dell'assedio da parte di una forza esterna.»
(Dichiarazione del tenente generale dei Marines Robert Cushman Jr. durante la fase preparatoria dell'operazione Pegasus[1].)
L'operazione, scarsamente contrastata dalle forze nordvietnamite, si concluse con successo e la base di Khe Sanh venne raggiunta l'8 aprile, ma non mancarono polemiche tra i comandi del Corpo dei marines e quelli dell'esercito americano che criticarono la condotta dei Marines durante l'assedio. Inoltre il successivo abbandono della base di Khe Sanh nel giugno 1968 ("operazione Charlie") rinfocolò le critiche alla validità strategica complessiva della condotta operativa dei comandi e delle truppe americane in Vietnam, vista l'apparente inutilità delle varie battaglie e delle innumerevoli operazioni offensive effettuate.