Pelugo
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pelugo (Pilùch in dialetto trentino[5]) è un comune italiano di 398 abitanti della provincia autonoma di Trento.
Pelugo comune | |
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La chiesa di Sant'Antonio Abate | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Chiodega (lista civica) dal 10-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 46°05′16.73″N 10°43′23.66″E |
Altitudine | 675 m s.l.m. |
Superficie | 22,98 km² |
Abitanti | 398[1] (31-10-2021) |
Densità | 17,32 ab./km² |
Comuni confinanti | Massimeno, Porte di Rendena, Spiazzo, Strembo, Tre Ville, Valdaone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38079 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022138 |
Cod. catastale | G429 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 408 GG[3] |
Nome abitanti | pelughesi (i pilùch[4]) |
Patrono | san Zeno |
Giorno festivo | ultima domenica di luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pelugo nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Situato in Val Rendena, nei pressi dell'imbocco della Valle di Borzago che sale al ghiacciaio del Carè Alto a breve distanza dalla Val Genova e dal ghiacciaio del Lares. Il territorio è tipicamente alpino e di interesse ambientale.
Pelugo è un antico paese dominato dal castelliere preistorico di San Zeno. Sul piano a sud est si trovavano i casolari di Arena, nominati nel 1364, probabilmente distrutti da un'alluvione. Il paese fu ricostruito dopo l'incendio del 4 marzo 1922 e vive l'operoso benessere della Rendena.
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con deliberazione della Giunta provinciale del 15 giugno 1984, n. 4976.[6]
«D'azzurro, al colle di verde, broccato sul quale sorgono una torre, un campanile ed un tempio diroccato, tutti d'oro, con ai piedi la scritta in nero, in fascia, d'oro PENES LUCUM.»
«Drappo rettangolare cadente frangiato in basso d'oro, di colore marrone chiaro, caricato nel centro dello stemma comunale con sopra la scritta in oro "Pelugo" e ornamento di rami fruttati. Asta di metallo.»
Abitanti censiti[8]
Attività tradizionali sono l'industria del legname, della seta, l'artigianato del ferro battuto (fucine sul Bedù) e la torchiatura dell'olio di noce.
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