Portogallo nell'età delle scoperte
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Per Portogallo nell'era delle grandi scoperte s'intende il periodo della storia portoghese che, nel generale contesto della c.d. "Età delle scoperte" (XV e XVI secolo), vide militari, navigatori e sovrani lusitani sinergicamente coinvolti nell'esplorazione dell'Oceano Atlantico prima e poi dell'Oceano Indiano.
Inizialmente motivata da semplici interessi commerciali e dai risvolti dei rivolgimenti politici che interessarono la penisola iberica dal termine del XIV secolo (fine della Reconquista, unione delle corone di Castiglia e Aragona), questa spinta all'esplorazione fu poi animata da revanscismi crociati che non impedirono alla Corona del Portogallo di creare prima una talassocrazia e poi il primo impero coloniale europeo della storia.
I portoghesi furono infatti abili a strutturare una rete di avamposti disseminati lungo le rotte battute (spesso tracciate ex-novo) dai loro navigatori per soddisfare prima i loro bisogni commerciali e poi per garantire presenza politico-militare: la presenza lusitana in terra straniera cominciava con la costruzione di una feitoria (agenzia commerciale - la prima fondata nel 1445 sull'isola di Arguin al largo della Mauritania), ben presto difesa da un fortino (eventualmente una chiesa), da cui poi i locali agenti della Corona s'intromettevano negli affari indigeni sino all'eventuale occupazione territoriale.
Contestualmente a questa strutturazione politica, le esplorazioni portoghesi concorsero a dilatare enormemente la conoscenza e, soprattutto, la percezione del mondo da parte degli europei tardo-medievali.
Fondamentale fu il ruolo giocato dal Portogallo nella definizione di una rotta commerciale marittima che, dalle coste d'Africa, poteva raggiungere l'India passando per il Capo di Buona Speranza: impresa compiuto da Vasco da Gama nel biennio 1497-1498 (v.si Prima Armata d'India (Gama, 1497)) ma il cui felice esito era stato spianato nel secolo precedente dalla sistematica spinta verso sud dei vari capitani portoghesi che aveva strappato le coste africane dalle nebbie della leggenda: Gil Eanes, Diogo Cão, Bartolomeo Diaz, ecc. Il secondo grande traguardo, conseguito pochissimi anni dopo, fu la scoperta del Brasile per opera di Pedro Álvares Cabral (v.si Seconda Armata d'India (Cabral, 1500)) da dove gli esploratori lusitani partirono per esplorare e mappare tutta l'America meridionale.