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Prasca, antica famiglia nobile del Monferrato.[1]
Fu un ramo della famiglia Merlani di Alessandria, che per un breve periodo ebbe in feudo la metà di Prasco (anticamente Predasco), assumendo il nome della signoria (de Predasco). Nel 1344 furono estromessi con la forza dal possesso del feudo da Isnardo Malaspina, marchese di Cremolino, che già possedeva l'altra metà di Prasco.
I Prasca fuggirono nella Repubblica di Genova e nel Marchesato di Finale, in seguito due rami tornarono nel Monferrato ed in Piemonte.
Nel 1677 furono ascritti al Patriziato di Genova.
Nel 1758 furono creati conti dal duca di Parma.
Crearono una ditta commerciale nel settecento a Cadice,[1] armarono navi e svolsero funzioni diplomatiche in Spagna per la Repubblica di Genova. Il Re di Spagna li confermò nel titolo comitale e nel 1765 concesse il cavalierato di Santiago al conte Juan Andrea de Prasca.
Nel 1845 re Carlo Alberto riconobbe l'antica nobiltà della famiglia e nel 1895 fu rinnovato il titolo di conte.[2]
Tra le figure più significative troviamo:
Verso la fine del Settecento, il matrimonio tra Maria Giulia Prasca e Prospero Visconti, signore di Castelspina, diede origine alla famiglia Visconti Prasca.
Troncato, con la fascia d'argento sulla troncatura, al 1° d'oro, a tre uccelli di nero, fermi sulla fascia, al 2° d'argento, a tre sbarre d'oro, bordate di nero.[2]
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