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Consorte di Abdülhamid II Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Saliha Naciye Kadın (turco ottomano: صالحہ ناجیہ خانم, "la devota" e "salvezza e libertà"; nota anche come Atike Naciye Kadın e nata Zeliha Ankuap; Batumi, 1887 – Istanbul, 1923) è stata l'ultima consorte del sultano ottomano Abdülhamid II.
Naciye Kadın | |
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Quinta Kadın Consorte Imperiale | |
In carica | 4 novembre 1904 – 27 aprile 1909 |
Nome completo | Zeliha Ankuap (alla nascita) Saliha Atike Naciye (dopo il 1904) |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Nascita | Batumi, Georgia, 1887 |
Morte | Serencebey, Istanbul, 1923 |
Luogo di sepoltura | Mausoleo di Mahmud II |
Dinastia | Ankuap (per nascita) Casa di Osman (per matrimonio) |
Consorte di | Abdülhamid II |
Figli | Şehzade Mehmed Abid Samiye Sultan |
Religione | Islam sunnita |
Saliha Naciye Kadın nacque nel 1887 a Batumi, in Georgia. Il suo nome di nascita era Zeliha Hanım e proveniva da una nobile famiglia abcasa, come figlia di Arslan Bey Ankuap.
Entrò alla corte ottomana di Istanbul, a Palazzo Yıldız, nel 1901, grazie all'intercessione di Kabasakal Mehmed Pasha. Qui cambiò nome in Saliha Naciye Hanım, a volte indicato anche come Atike Naciye[1][2][3][4].
Dopo tre anni, venne notata dal sultano Abdülhamid II e divenne sua consorte il 4 novembre 1904, a Palazzo Yıldız. Le venne dato il titolo di "Sesta Ikbal". All'epoca, lei aveva diciassette anni e lui sessantadue.
Saliha Naciye fu la tredicesima e ultima consorte di Abdülhamid II e la più amata, seguita da Müşfika Kadın e Pesend Hanım.
Era nota per la dolcezza, la gentilezza e la modestia, tratti che Abdülhamid apprezzava molto.
Diede al sultano i suoi ultimi due figli, un maschio e una femmina, che morì a un anno. Dopo la nascita della figlia, Saliha Naciye venne promossa al rango onorario di "Quinta Consorte", col titolo di Saliha Naciye Kadın.
Nel 1909 Abdülhamid II venne deposto ed esiliato a Salonicco. Saliha Naciye fu fra le consorti che lo seguirono e si rifiutò di rientrare a Istanbul nel 1910. Quando Salonicco divenne greca nel 1912, Abdülhamid venne confinato nel Palazzo Beylerbeyi a Istanbul. Saliha Naciye, insieme a Müşfika Kadın, si rifiutò di lasciarlo e riuscì a ottenere il permesso di restare a Palazzo con lui finché morì. Pesend Hanım non riuscì invece a ottenere lo stesso permesso e dovette tornare alla casa paterna[2][5][6][7][8][9].
Dopo la morte di Abdülhamid nel 1918, Saliha Naciye si ritirò a Serencebey, ospite del figliastro Şehzade Mehmed Selim, figlio di Abdülhamid e Bedrifelek Kadın.
Morì nel 1923 e venne sepolta nel mausoleo Mahmud II[10][11][12].
Da Abdülhamid II, Saliha Naciye Kadın ebbe un figlio e una figlia:[6][13][14]
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