Sensibilità chimica multipla
Patologia cronica multifattoriale la cui eziologia è legata sia ad aspetti genetici che ambientali / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La sensibilità chimica multipla è un termine creato da alcuni medici statunitensi che affermano di aver identificato un nuovo tipo di malattia, a loro dire causata dal moderno stile di vita.[2] Questa malattia consisterebbe nell'impossibilità di tollerare un certo ambiente chimico o una certa classe di sostanze.
Sensibilità chimica multipla | |
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Specialità | medicina ambientale, immunologia, neurologia e avvelenamento |
Eziologia | complex disease |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 995.3 |
ICD-10 | T78.4 |
MeSH | D018777 |
Sinonimi | |
Sindrome da multi-sensibilità chimica (MCS) Intolleranza idiopatica ambientale ad agenti chimici (IIAAC)[1] Environmental illness (EI) | |
La diagnosi di MCS e l'esistenza stessa della patologia sono fortemente dubbie e controverse: alcune delle principali società medico-scientifiche statunitensi hanno escluso la sua natura organica[3] ed è stato rilevato che si tratta frequentemente di sintomatologie psicosomatiche e psicologiche di tipo somatoforme con forti componenti di stress ed autosuggestione.[4][5][6][7]
Per l'Organizzazione mondiale della sanità si tratta di una condizione patologica assimilabile all'elettrosensibilità, cioè priva di evidenti basi tossicologiche o fisiologiche e di verifiche indipendenti[8].
Il Ministero della Salute italiano la definisce come «un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui, e in assenza di test funzionali in grado di spiegare segni e sintomi» la cui «reale esistenza e definizione (...) è oggetto di ampio dibattito a livello scientifico».[1]