Sibilla Appenninica
figura del folklore italiano medievale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Sibilla Appenninica?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La Sibilla Appenninica (detta anche Sibilla Picena o Sibilla di Norcia) è una figura dell'immaginario collettivo diffusasi a partire dal Medioevo nell'area montana del Piceno e di Norcia, in particolare appunto sui Monti Sibillini, ai quali questa ha dato il nome.
«Che cos'è fata, che tu mi chiami fata? E tu sei fatto come io sono.»
(Andrea da Barberino, Guerrino detto il Meschino, libro V, cap. 145)
Sibilla Appenninica | |
---|---|
La Sibilla Appenninica presso il Palazzo del Governo di Ascoli Piceno, dipinto di Adolfo De Carolis | |
Autore | Antoine de La Sale, Andrea da Barberino, vari |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Nei testi medievali si parla di Sibilla o Regina Sibilla, la cui dimora è collocata sulle montagne tra Norcia e Montemonaco; mentre la definizione di Sibilla Appennina compare per la prima volta solo nel 1938, nel libro di Augusto Vittori Montemonaco nel Regno della Sibilla Appennina, con prefazione di Fernand Desonay.[1]
Probabilmente a causa di complessi processi di sincretismo culturale e letterario viene identificata come sibilla; ma in realtà essa non rientra nel canone delle dieci Sibille classiche riportato da Varrone.[2]