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didascalia rappresentante in tempo reale eventi e discorsi contenuti in un un audiovisivo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il sottotitolo (o sottotitolatura[1]) è un testo in didascalia contenuto in finestre di dialogo che possono essere inserite in sovraimpressione in film e programmi televisivi. Il processo di preparazione dei sottotitoli prende il nome di sottotitolazione[1].
Visualizzato solitamente nella parte inferiore dello schermo, può contenere la traduzione scritta di un dialogo in lingua straniera oppure essere semplicemente esplicativo del contenuto visuale. Il suo scopo è quello di favorire gli spettatori sordi o non in grado di comprendere la lingua originale del programma.
I sottotitoli possono essere utilizzati anche per tradurre un dialogo da una lingua straniera a quella dello spettatore, essendo il metodo più rapido ed economico per tradurre contenuti video, mantenendo la possibilità di apprezzare appieno la recitazione degli attori, cosa non sempre possibile nel doppiaggio.
La traduzione dei sottotitoli varia molto dalla traduzione di un testo scritto, spesso in un sottotitolo viene favorito il contenuto a discapito delle sfumature e della forma, il sottotitolatore spesso interpreta il significato piuttosto che tradurre con completezza le battute degli attori.
Questa ricerca della sintesi crea notevoli diversità dalle battute originali e non viene apprezzata da molti spettatori.
Per ovviare al problema dell'aderenza all'originale o a quello dell'impossibilità di reperire contenuti nel proprio paese nasce il fenomeno del fansub.
In editoria e nell'ambito della distribuzione cinematografica, il sottotitolo è la scritta sotto il titolo (del libro o del film), generalmente più piccola, al fine di meglio descrivere il titolo stesso o fornire ulteriori informazioni sulla trama dell'opera (letteraria o cinematografica).
In bibliografia il sottotitolo è il titolo secondario di un'opera, aggiunto al titolo principale con funzione esplicativa o limitativa. Non va confuso col titolo alternativo.
In Italia la prima trasmissione televisiva con i sottotitoli aggregati ad una specifica pagina del Televideo, la 777, fu il film di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile, andato in onda il 5 maggio 1986 su Rai 1 e su Rete 4 per la prima volta nel 1993 con la telenovela Celeste.[3][4][5][6][7]. A partire dal giugno 2001 anche LA7 ha avuto il servizio di sottotitoli per i non udenti, che era l'erede di Telemontecarlo che aveva inaugurato i sottotioli con il film di Charlie Chaplin Il monello fin dall'estate 1988 e il servizio di sottotitoli di TELE+ già attivo dal 1990.
I numeri dei teletext per dei sottotitoli per sordi.[8]
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