Storia dell'antico Egitto
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La storia dell'antico Egitto (o storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo (dalle cateratte a sud e al confine con l'attuale Sudan[N 1] al delta del Nilo sul Mar Mediterraneo, per un'estensione totale di circa 1000 km), copre complessivamente poco meno di 4000 anni.
Storia dell'Egitto | |||||||
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Egitto preistorico – >3900 a.C. | |||||||
ANTICO EGITTO | |||||||
Periodo Predinastico c. 3900 – 3150 a.C. | |||||||
Periodo Protodinastico c. 3150 – 2686 a.C. | |||||||
Antico Regno 2700 – 2192 a.C. | |||||||
Primo periodo intermedio 2192 – 2055 a.C. | |||||||
Medio Regno 2055 – 1650 a.C. | |||||||
Secondo periodo intermedio 1650 – 1550 a.C. | |||||||
Nuovo Regno 1550 – 1069 a.C. | |||||||
Terzo periodo intermedio 1069 – 664 a.C. | |||||||
Periodo tardo 664 – 332 a.C. | |||||||
PERIODO GRECO ROMANO | |||||||
Egitto tolemaico 332 – 30 a.C. | |||||||
Egitto romano e bizantino 30 a.C. – 641 d.C. | |||||||
EGITTO ARABO | |||||||
Conquista islamica dell'Egitto 641 – 654 | |||||||
Periodo tulunide 868 – 904 | |||||||
Periodo ikhshidide 904 – 969 | |||||||
Periodo fatimide 969 – 1171 | |||||||
Periodo ayyubide 1171 – 1250 | |||||||
Periodo mamelucco 1250 – 1517 | |||||||
EGITTO OTTOMANO | |||||||
Eyalet d'Egitto 1517 – 1867 | |||||||
Chedivato d'Egitto 1867 – 1914 | |||||||
EGITTO MODERNO | |||||||
Sultanato d'Egitto (Protettorato britannico) 1914 – 1922 | |||||||
Regno d'Egitto 1922 – 1953 | |||||||
Repubblica Araba d'Egitto 1953–presente |
«Salute a te, o Nilo, che sei uscito dalla Terra e che sei venuto a far vivere l'Egitto. […] Prospero è il tuo venire, prospero è il tuo venire, o Nilo. Tu vieni per far vivere gli uomini e il bestiame. Prospero è il tuo venire, prospero è il tuo venire, o Nilo!»
(dall'Inno al Nilo[1])
In realtà la delimitazione temporale del periodo storico indicato come antico Egitto è un problema dibattuto tra gli studiosi, con particolare riguardo ai suoi punti di inizio e di fine:
- Generalmente,[2] la storia dell'antico Egitto si può ritenere compresa tra il 3900 a.C. (fine della preistoria egizia e inizio del Periodo Predinastico) e il 343 a.C. (conclusione del Periodo tardo con la fine dell'ultima dinastia autoctona, la XXX, e il definitivo avvento di dinastie straniere).
- Altri[3] includono nella storia egizia anche i tre secoli dell'Egitto tolemaico (dalla fondazione di Alessandria da parte di Alessandro Magno nel 332 a.C. alla morte di Cleopatra VII nel 30 a.C., quando l'Egitto divenne provincia romana).
- Alcuni,[4] infine, includono nell'antico Egitto l'intera dominazione romana stessa (dal 30 a.C. al VI secolo d.C., a tarda antichità inoltrata).
Il seguente articolo adotta la seconda delle tre opzioni appena presentate.
Varie culture si susseguirono nella valle nilotica dal 3900 a.C.; fin dal 3500 a.C., di pari passo con l'avvento dell'agricoltura (in particolare con la coltivazione del grano, dell'orzo e del lino), si ha contezza di insediamenti umani stabili lungo le rive del Nilo.[5] Le piene annuali del fiume favorivano la coltivazione anche con più di un raccolto annuo grazie ai sedimenti particolarmente fertili (limo) che il fiume, ritirandosi, lasciava sul terreno. Ciò comportò fin dai tempi più remoti la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, sia per il sostentamento umano sia per quello del bestiame e delle piantagioni. Non è da escludersi, peraltro, che proprio la complessa necessità di far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell'agricoltura, e segnatamente delle acque nilotiche, abbia favorito il formarsi delle prime comunità su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entità, normalmente individuate con il termine greco di nòmi (nomoi), ben presto si costituirono in due distinte entità geopolitiche più complesse: il Basso e l'Alto Egitto. Tale era l'importanza del Nilo che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, benché all'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sarà l'Alto Egitto, mentre di converso l'area del Delta, verso il Mediterraneo, sarà indicata come Basso Egitto.[2]
Un'entità embrionale di Stato può riconoscersi a partire dal 3200-3100 a.C., con la I dinastia e l'unificazione delle due macro-aree, che resteranno tuttavia sempre distinte tanto che, per tutta la storia del Paese, il sovrano - detto faraone - annovererà tra i suoi titoli anche quello di Signore delle Due Terre. Dal 3200 al 343 a.C. in Egitto si susseguirono trenta dinastie faraoniche, riconosciute archeo-storicamente; a queste debbono esserne aggiunte altre "di comodo", in quanto riferite a regnanti (almeno in origine) stranieri. Come detto sopra, l'ultima dinastia autoctona fu la XXX (380-343 a.C.), cui vanno aggiunte la XXXI (costituita dai sovrani persiani: 343-332 a.C.) la XXXII (macedone: 332-310 a.C.) e infine la XXXIII dinastia (tolemaica o lagide: 305-30 a.C.).