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brano spiritual nero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Swing Low, Sweet Chariot è uno storico brano musicale spiritual nero, inciso per la prima volta dai Fisk Jubilee Singers nel 1909.
Il testo è il seguente (il ritornello è la parte in grassetto):
Swing low, sweet chariot
Coming for to carry me home
Swing low, sweet chariot
Coming for to carry me home
I looked over Jordan and what did I see
Coming for to carry me home
A band of angels coming after me
Coming for to carry me home
(ritornello)
Sometimes I'm up and sometimes I'm down
Coming for to carry me home
But still my soul feels heavenly bound
Coming for to carry me home
(ritornello)
The brightest day that I can say
Coming for to carry me home
When Jesus washed my sins away,
Coming for to carry me home.
(ritornello)
If I get there before you do
Coming for to carry me home
I'll cut a hole and pull you through
Coming for to carry me home
(ritornello)
If you get there before I do
Coming for to carry me home
Tell all my friends I'm coming too
Coming for to carry me home
(ritornello)
Nel 2002 la Biblioteca del Congresso ha inserito il brano tra le 50 canzoni del National Recording Registry. È stato inoltre inserito nella lista delle Songs of the Century dalla RIAA e dal Sovvenzionamento Nazionale per le Arti e la Ricerca.
Swing Low, Sweet Chariot fu scritta dal choctaw Wallis Willis poco prima del 1862. Egli fu ispirato dal Red River, che gli ricordava il fiume Giordano ed il profeta Elia, il quale venne rapito in cielo con «un carro – chariot – di fuoco»[1].
Alexander Reid sentì Willis cantare questa canzone e ne trascrisse testo e melodia. Successivamente inviò il brano ai Jubilee Singers della Fisk University presso Nashville. I Fisk Jubilee Singers resero popolare questa canzone con i loro tour negli Stati Uniti ed in Europa.
Il brano, inoltre, fece il suo ritorno negli anni sessanta, durante le varie lotte per i diritti civili ed un periodo di revival del genere folk; fu interpretata da numerosi artisti, in particolare da Joan Baez al festival di Woodstock.
Il 18 marzo 1988 un gruppo di studenti della Douai School stava assistendo allo stadio di Twickenham a Inghilterra-Irlanda del Cinque Nazioni. Essi, ogni volta che un giocatore inglese era in procinto di segnare, iniziavano a cantare questo "loro" inno. Cantarono il brano con particolare vigore quando il tre quarti ala Chris Oti segnava la sua prima meta. Divertito da questo coro, Chris Oti fu ispirato a segnare una tripletta, sorprendendo tutto il pubblico, allorché l'"inno" sembrò provenire dall'intera curva inglese.[2]
Swing Low, Sweet Chariot è stata cantata da molti artisti, tra i quali:
«I looked over Jordan, and I've seen
Things are not what they seem»
«I looked over Jordan and what did I see?
Saw a U.S. Marine in a pile of debris»
«I jumped in the river and what did I see?
Black-eyed angels swam with me»
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