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Prospettiva
Uragano sul Po
film del 1956 diretto da Horst Hächler Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Uragano sul Po (Liebe) è un film del 1956 diretto da Horst Hächler.
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Trama
Nanni Hardig è una ricca ragazza viziata, che ritiene di ottenere i suoi desideri coi capricci. Un giorno incontra il violinista Andrea, di cui si innamora. Andrea però la respinge perché è promesso a sua sorella maggiore Beatrice Hardig. La loro passione però si rivelerà durante una improvvisa alluvione che coinvolge il paese.
Produzione
Riepilogo
Prospettiva
Il film è tratto dal romanzo Vor Rehen wird gewarnt di Vicki Baum.
Secondo alcune fonti il film prende inoltre spunto da un'alluvione nel Polesine del 1926[3]; secondo altre di una del 1920.[4]
Nel film sono presenti stralci di filmati dell'alluvione del Polesine del novembre 1951.[5]
Giorgio Arlorio lavorò in qualità di aiuto regista.[2] Raf Vallone prese parte alla scrittura dei dialoghi dell'edizione italiana.[6] L'edizione tedesca e quella italiana differiscono sui nomi dei protagonisti: Anna Ballard e Andrea Ambaros l'edizione teutonica, Nanni Hardig e Andrea Corsi quella italiana.
Riprese

Le riprese degli interni iniziarono negli stabilimenti CCC di Berlino.[4]
Gli esterni furono girati in Italia, in prevalenza nel Polesine[7], nella zona di Adria[8], tra cui Mazzorno Sinistro[9] e di Rovigo, tra cui Polesella, Canaro (l'osteria già ripresa in Ossessione) e Occhiobello; le ultime scene furono girate tra i canali di Venezia e qualche interno nel palazzo Muti Baglioni.
Per la scena finale del film, girata nella stazione di Prozzolo, frazione di Camponogara, la produzione ottenne dalla Società Veneta il prestito della locomotiva e dei vagoni della celebre Vaca Mora, treno che conduceva gli operai della campagna veneta a Mestre e Marghera.[6]
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Distribuzione
In Italia è stato distribuito anche col titolo Un contrastato grande amore.[10]
Critica
«Rozzamente sceneggiato, il film non disdegna il melodramma per ravvivarsi nel finale, che ricostruisce con abbastanza drammaticità, ricorrendo anche ai cinegiornali del 1951, una memorabile alluvione nel Polesine. A riscattarne le manchevolezze, provvede poi la fervida recitazione di Maria Schell (le è accanto un’efficace Ave Ninchi), alla quale il regista Horst Haechler, ora suo marito, allora suo fidanzato, ha forse suggerito le più tenere espressioni d'amore.»
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Note
Collegamenti esterni
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