Via Ariminensis
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La romana via Ariminensis, collegamento tra la città di Arezzo e la colonia di Ariminum (Rimini), fu probabilmente costruita per scopi militari verso la fine del III secolo a.C. sul tracciato di un percorso ancora più antico che collegava l'Umbria e l'Etruria con la Val Padana fin dalla prima Età del ferro (tra il IX e l'VIII secolo a.C.) e che raggiungeva in Val Marecchia l'importante centro villanoviano di Verucchio collegato con il suo porto sulla costa adriatica (la futura Ariminum). Da qui transitarono più volte i Galli nelle loro scorribande verso Roma.
Non conosciamo sotto quale console venne costruita, se Marco Livio Salinatore o altri e nemmeno il nome datole dai romani. Ariminensis è solo una moderna ipotesi considerata plausibile, ma la storiografia moderna ha proposto anche iter Arretinum, Via Maior (via maggiore, cioè la principale, come è stata anche chiamata nel tratto marecchiese), via Livia e iter Tiberinus.[1] In ogni caso essa contribuì al rapido spostamento delle legioni verso la pianura Padana e allo sviluppo degli scambi commerciali tra l'Etruria e il nord della penisola.