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Lato A e lato B
termine musicale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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In musica con il termine lato A o lato B, oppure lato 1 o lato 2 (in inglese A-side e B-side) si indicano le opposte superfici registrate di un disco in vinile o di una musicassetta. La distinzione fisica tra due facciate non esiste sui supporti più moderni, ma il termine lato B è ancora utilizzato in senso figurato per riferirsi ai brani di secondaria importanza di un singolo o di un autore.

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Storia
Riepilogo
Prospettiva

L'origine del nome deriva dai dischi in gommalacca a 78 giri e in vinile a 45 giri, supporti su cui era possibile incidere su entrambi i lati e che spesso indicavano sull'etichetta la dicitura lato A[1] e lato B[2] (oppure side A e side B ma anche lato 1 e lato 2).
Nel caso di un singolo 45 giri, inoltre, sul lato A in genere viene inciso il brano principale mentre sul lato B viene indicato quello considerato meno importante. In seguito, anche per i long playing a 33 giri e a 16 giri è rimasta l'abitudine di definire i due lati allo stesso modo, ma in questo caso i brani più significativi possono essere distribuiti sull'intero supporto senza considerare un lato più o meno importante.
Con la diffusione del compact disc è venuta meno la distinzione fisica tra due lati. Con l'avvento di Internet e del download legale, il concetto di Lato A e Lato B si è via via alienato anche nel suo senso figurato[senza fonte], poiché le canzoni si possono acquistare singolarmente dai siti web eliminando il supporto su cui in precedenza erano incise. Alcuni musicisti, comunque, continuano a produrre i loro lavori su vinile.
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Doppio lato A
Sul vinile può capitare che gli artisti decidano di pubblicare un singolo discografico cosiddetto doppio lato A. Si tratta di un unico singolo, contenente due canzoni principali.[3]
Il doppio lato A è un singolo in cui entrambe le canzoni sono considerate di uguale potenziale commerciale.
Questo tipo di formula fu inventato nel dicembre 1965 dai Beatles per il loro singolo di Day Tripper e We Can Work It Out, che, appunto, furono promossi contemporaneamente dalle radio perché sul primo motivo puntava Paul McCartney, mentre John Lennon aveva maggiori aspettative sul secondo.[4]
Successivamente anche altri musicisti seguirono l'esempio (tra cui i the Rolling Stones due anni dopo con Let's Spend the Night Together e Ruby Tuesday e Madonna con Burning Up e Physical Attraction nel marzo 1983).
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Doppio lato B
Viceversa al doppio lato A (che non ha nulla di registrato sul lato B), i doppio lato B contengono due canzoni su questo lato più una sul lato A, quindi tre brani in totale[senza fonte]. Questi singoli furono introdotti negli anni '70 e furono presto nominati come "maxi singolo" (termine oggi utilizzato per una più vasta varietà di formati)[senza fonte], ma nome che non li qualifica assolutamente come EP (extended play).
Qdisc
I Qdisc invece sono dei 33 giri in vinile contenenti in genere solo 4 brani (due per lato) e hanno comunque la diciture A e B, un esempio è Calore di Renato Zero (1983).
EP
Gli extended play inizialmente erano dei dischi in vinile da 17,5 cm a 33 o 45 giri che contenevano quattro brani[5][6]. La Official Charts Company, nel Regno Unito, ha stabilito che un EP ha una durata massima di 25 minuti con al più quattro tracce; invece negli Stati Uniti la RIAA considera EP quei supporti contenenti dalle 3 alle 5 tracce e con una durata complessiva del disco inferiore ai 30 minuti.[7][8][9][10][11][12] Con l'introduzione dei CD vennero realizzate versioni degli EP in questo formato. Negli anni 2000, con la diffusione dello streaming, vengono realizzate playlist di durata simile a quella degli EP in vinile e, quindi, definite anch'esse EP.[7][8][9][10][11][12]
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78 giri
I predecessori dei dischi in vinile furono i 78 giri, in genere realizzati in gommalacca, utilizzati per tutta la prima metà del XX secolo. I primi 78 giri a doppia faccia furono introdotti dalla Columbia Records, in Europa nel 1907 circa e in America nel 1908, e furono rivoluzionari anche perché il costo rimase quasi lo stesso dei dischi a singola faccia[13].
Informatica
Il concetto si applicava anche ai supporti informatici magnetici, all'epoca in cui si utilizzavano le cassette e i floppy disk da 5,25 pollici o da 8 pollici (mentre quelli da 3,5 pollici introdotti successivamente sono utilizzabili su un solo lato[14]).
Note
Voci correlate
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