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Abbasanta
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Abbasanta (Abbasanta in sardo;[4][5] in italiano letteralmente "acqua santa"[6]) è un comune italiano di 2 551 abitanti[1] della provincia di Oristano in Sardegna.
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Geografia fisica
Territorio
Il comune è situato sull'altopiano omonimo, a 30 km nord-est del capoluogo di provincia, nella regione storica del Guilcer. Il territorio di Abbasanta ha una superficie di 3.985 ettari e si trova nella parte settentrionale della provincia di Oristano. Confina a nord con Norbello, a sud con Paulilatino, a est con Ghilarza e a ovest con Santu Lussurgiu.
La morfologia è generalmente piatta con alcune colline che raggiungono i 400 metri di altitudine. Il territorio è ricco di sorgenti anche se alcune non hanno più acqua a causa del dissesto idrogeologico.
Clima
Il clima è mite per la mediocre altitudine, i venti dominanti sono quelli settentrionali e occidentali.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
L'attività umana antichissima è testimoniata da dolmen, tombe dei giganti e pozzi sacri rinvenuti nelle campagne dell'altopiano[7]. Il territorio fu abitato sin dall'epoca Nuragica, e venne poi conquistato dai cartaginesi con l'invasione dell'Isola[8] e dai romani.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Guilcier, di cui fu capoluogo dopo Guilciber, villa ormai andata distrutta. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Ocier Reale. Fu successivamente insieme a Paulilatino un feudo regio, amministrato cioè da funzionari della Corona e non da feudatari, e venne riscattato al demanio nel 1838 per divenire un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Una parte del territorio, la Montagna Reale di Abbasanta, fu invece dal 1778 al 1840 un feudo a parte, concesso inizialmente ai Marras, passò poi ai Mura ai quali venne riscattato.
Variazioni territoriali e di nome
Simboli

Il comune di Abbasanta utilizzava fino al 2020 uno stemma concesso con DPR del 29 luglio 1993[9] dov'era raffigurata una quercia da sughero tra due torri, alte quanto il fusto dell'albero, mattonate di nero, chiuse, finestrate e merlate alla guelfa di cinque.[10] L'attuale stemma[11] è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale e concesso con decreto del presidente della Repubblica del 13 febbraio 2020.[12]
«D'azzurro, a due colline d'oro, affiancate, con la sinistra attraversante in parte sulla destra, questa sostenente una quercia da sughero di verde, fustata di rosso, dette colline attraversate alla base dal nuraghe Losa fondato sulla pianura troncata di verde e di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le torri della precedente versione sono sostituite dalla rappresentazione del Nuraghe Losa. Confermata, invece, la presenza della quercia da sughero. Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di verde.[13]
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Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Architetture civili
- Casa Aragonese in via S. Caterina 25 citata nel Catalogo generale dei Beni Culturali e SardegnaCultura
Siti archeologici
- Nuraghe Losa
- Nuraghe Zuras
- Dolmen Mesu Enas
Società
Riepilogo
Prospettiva
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti nel comune di Abbasanta in totale sono 68,[15] pari al 2,62% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:
Lingue e dialetti
La variante del sardo parlata ad Abbasanta è il logudorese centrale o comune, anche se presenta una lieve differenziazione dalla parlata tipica logudorese.
Istituzioni, enti e associazioni
Ad Abbasanta ha sede il CAIP (Centro addestramento e istruzione professionale) della Polizia di Stato, centro all'avanguardia per l'istruzione dei servizi scorte e sicurezza, per la formazione di polizie straniere e sede, soprattutto in passato, di stages del NOCS e di altre forze speciali di polizia europee ed extraeuropee; all'interno ospita anche il Reparto prevenzione crimine Sardegna e il gruppo cinofili con cani antidroga, antiesplosivo e per ordine pubblico. Abbasanta ospita anche un reparto speciale dell'Arma dei carabinieri: lo Squadrone eliportato carabinieri cacciatori "Sardegna".
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Economia
La costruzione della Strada Statale 131 ha dato grande impulso alle attività commerciali e alle comunicazioni del paese. Oggi[non chiaro], l'economia si basa sul piccolo artigianato (lavorazione di metalli e sughero), i servizi, e l'agro-pastorale, con le aree verdi fortemente dedicate all'allevamento bovino e ovino[7].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Abbasanta è collegata con due arterie stradali importanti: la SS 131, facente parte della strada europea E25, e la SS 131 DCN.
Ferrovie
Abbasanta è attraversata dalla linea ferroviaria Cagliari-Golfo Aranci, ed è servita dalla stazione di Abbasanta, situata nella parte occidentale dell'abitato. L'impianto è inoltre un centro intermodale passeggeri, vi ha infatti sede un terminal per le autolinee interurbane, espletate dall'ARST e da altri vettori locali.[16]
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Amministrazione
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Sport
Calcio
La squadra di calcio della città è la GSD Abbasanta che milita nel girone B sardo di Promozione. I colori sociali sono il rosso ed il nero.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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